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Mercoledì 16 MAGGIO 2012
Primari oncologi medici a Congresso. La parola chiave è green mode

Si aprirà domani a Cosenza il XVI Congresso nazionale del Cipomo. Intenso il programma della tre giorni di lavoro, incentrato in particolare alla promozione e ripensamento delle cure oncologiche in una chiave “sostenibile”. Sarà presentato anche il Manifesto Green Oncology.

“Il nostro impegno è quello di far sempre più emergere una responsabilità dell’oncologo che deve trovare il miglior equilibrio tra appropriatezza delle cure e completa sostenibilità delle stesse”. Così Roberto Labianca, presidente del Cipomo (Collegio Italiano Primari Oncologi Medici Ospedalieri) spiega il tema su cui si concentrerà il XVI Congresso Nazionale del Collegio, che si aprirà domani a Cosenza per chiudersi sabato 19 maggio.

“Sui farmaci di fascia F – spiega Labianca - è ormai in corso un approfondito dibattito presso i diversi assessorati competenti; certamente i costi dei farmaci innovativi in oncologia contribuiscono in maniera significativa all’aumento della spesa sanitaria, ma non si possono dimenticare i costi legati a sofisticate operazioni chirurgiche o all’uso di TAC e PET (solo per citare alcuni esempi). Ma i Primari oncologi medici ospedalieri tutto vogliono meno che una polemica tra le diverse branche della medicina relativamente ai costi della sanità".
 
Secondo il presidente del Cipomo, infatti, "appartiene al nostro DNA il concetto di responsabilità che si riflette anche sulla gestione dei costi; responsabilità che dobbiamo vivere e condividere a fianco delle Istituzioni preposte, in particolare le Regioni. E’ pur vero che viviamo un’epoca in cui il quadro economico-finanziario si presenta a tinte fosche e in cui le risorse appaiono sensibilmente più scarse, ma il nostro impegno come Cipomo è quello di far sempre più emergere una responsabilità dell’oncologo che deve trovare il miglior equilibrio tra appropriatezza delle cure e completa sostenibilità delle stesse”.
 
Per Labianca, dunque, “l’alleanza che dobbiamo sempre più favorire è tra Responsabili strutture complesse di oncologia, Istituzioni nazionali e locali e pazienti. Solo così sapremo sempre più raccogliere le sfide che ci verranno incontro. Ne va del bene più prezioso, la tutela del diritto del paziente ad accedere ai migliori trattamenti possibili”.

Di tutto questo si discuterà nel corso dell’intenso il programma della tre giorni di lavoro, particolarmente incentrato, appunto, alla promozione e ripensamento delle cure oncologiche in una chiave green mode, con la presentazione, anche, del Manifesto Green Oncology.
 

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