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Venerdì 18 MAGGIO 2012
Veterinaria delle catastrofi. In mostra a Bologna 30 anni di emergenze animali

L’esposizione sarà ospitata fino a domani all’Exposanità in corso a Bologna, si snoda in un percorso di 50 pannelli sulle attività veterinarie nazionali ed internazionali, sia illustrando nuove metodologie che applicando modelli operativi già collaudati a partire dal terremoto dell’Irpinia.

1980-2010: 30 anni di Medicina Veterinaria delle Catastrofi. E' questo il titolo della mostra che fino al 19 maggio sarà allestita a Bologna, all’Exposanità. Con uno stand dedicato, la mostra percorre tre decenni di esperienza della medicina veterinaria nelle catastrofi e nelle emergenze non epidemiche, con poster scientifici, proiezioni a tema e brochure esplicative. Un percorso di circa 50 pannelli che informano il visitatore sulle attività veterinarie nazionali ed internazionali in questo settore, sia sperimentando nuove metodologie, sia applicando modelli operativi già collaudati a partire dal terremoto dell’Irpinia.


In particolare, la mostra pone l’attenzione su due specifici eventi:

1) l’esperienza dell’IZS dell’Umbria e delle Marche e la Protezione Civile della Regione Umbria sul rischio idraulico;

2) l’esperienza del progetto carni in Bielorussia nell’area coinvolta dall’incidente della centrale nucleare di Chernobyl.

“La Sivemp – ha dichiarato Aldo Grasselli, presidente, appunto, del Sindacato italiano veterinari di medicina pubblica, che promuove la mostra –
è fortemente impegnata nel campo delle emergenze non epidemiche con la promozione di specifici percorsi formativi ed il sostegno di progetti sul tema della prevenzione e previsione di eventi avversi, attraverso l’attività del gruppo di lavoro sulla disastrologia veterinaria creato dalla Società. Dal momento che la mostra raccoglie le esperienze vissute dai veterinari nei vari territori colpiti da eventi catastrofici, essa può rappresentare uno strumento utile all’intero Sistema-Paese”.
 



 

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