quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Martedì 13 LUGLIO 2010
Pesticidi oltre il limite nel 3,5% degli alimenti. Ma non ci sono rischi per la sicurezza

È stata pubblicata dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare la relazione annuale sui residui di pesticidi negli alimenti circolanti nell’Ue. La situazione migliora rispetto all’anno precedente, ma ancora ci sono dei rischi.

Il 95,5 per cento dei prodotti alimentari europei è sicuro. Almeno per quanto concerne i livelli di pesticidi in essi contenuti. È il dato saliente della relazione annuale sui residui dei pesticidi pubblicata ieri dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa), che offre una panoramica dei residui dei pesticidi negli alimenti rilevati nell’Unione europea nel 2008 e ne valuta l’esposizione dei consumatori attraverso la dieta. Oltre 70 mila i campioni di quasi 200 diversi tipi di alimenti analizzati e 862 i diversi pesticidi per cui sono stati effettuati i test.
Il 3,5 per cento di alimenti contaminati è una quantità cospicua, ma il dato è in miglioramento rispetto al 2007, quando sono stati rilevati livelli di pesticidi oltre il limite nel 4,2 per cento dei campioni analizzati. Valori eccessivi di pesticidi sono stati rilevati più frequentemente nei prodotti importati da paesi non appartenenti all’Ue (7,6%) rispetto ai campioni che avevano origine nei paesi dell’Unione (2,4%). Migliora il dato relativo ai prodotti completamente privi di pesticidi: è il 62,1 per cento del campione controllato nel 2008, rispetto a una percentuale compresa tra il 52,7 e il 58 per cento negli anni 2005- 2007.Degli oltre duemila campioni di alimenti per l’infanzia analizzati, 76 contenevano tracce di pesticidi, mentre i limiti di legge molto restrittivi (0,01 mg/kg per qualsiasi singolo pesticida) sono stati superati in appena 4 campioni (0,2%).
Quanto ai prodotti biologici, i limiti sono stati superati nello 0,9% dei campioni analizzati.La mappa dei prodotti alimentari tracciata dall’Efsa, dunque, delinea uno spazio europeo tutto sommato sicuro, anche perché, come ha precisato la stessa agenzia, un superamento dei limiti non si traduce automaticamente in un pericolo per la salute. Dalle analisi sugli effetti dell’esposizione a pesticidi, sia nel breve sia nel lungo termine, è emerso infatti che i rischi sono limitatissimi.
Per quanto concerne l’esposizione cronica, nessuno dei pesticidi esaminati desta preoccupazioni per la salute. Per quanto concerne la valutazione dell’esposizione acuta, l’Efsa ha presunto un consumo di abbondanti porzioni di alimenti contenenti i massimi livelli di residui rilevati. Considerando tale peggior scenario, l’Efsa ha dichiarato che per 35 combinazioni di pesticida/prodotto alimentare potrebbe sussistere un potenziale rischio, ma soli in rari casi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA