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Venerdì 11 DICEMBRE 2020
Covid. Tamponi dai medici di famiglia, nelle Asl abruzzesi tutto è ancora fermo 

L’Intersindacale abruzzese denuncia come, “a tutt’oggi, salvo la Ausl di Pescara, che ha già individuato solo le sedi distrettuali di loro competenza in cui ospitare i mmg, tutte le Ausl non risulta abbiano ancora siglato accordi aziendali” per organizzazione l'esecuzione dei tamponi. E sollecita i direttore generali a un incontro per comunicare “quanto deciso in merito per assicurare la riuscita delle disposizioni previste dall’ultimo Acn”.

L’accordo tra regione e sindacati della medicina generale c’è, ma la realizzazione degli accordi aziendali nelle Asl abruzzesi per l’esecuzione dei tamponi di screening per i covid da parte dei medici di famiglia sono fermi al palo. Lo denuncia l’Intersindacale che chiede ai Direttori Generali chiarimenti a proposito.

"Il 30 ottobre - spiega la Asl - è stato siglato l’Acn ‘ponte’, che richiedeva a livello decentrato la declinazione di un accordo regionale che in Abruzzo è stato concordato con le OO.SS. di riferimento ed è stato recepito con la delibera di Giunta Regionale n° 748 del 24.11.2020”. Tuttavia, evidenzia l’Intesindacale, “a tutt’oggi, salvo la AUSL di Pescara che ha già individuato solo le sedi distrettuali di loro competenza in cui ospitare i medici di Medicina Generale che hanno dato la loro disponibilità ad eseguire i tamponi antigenici rapidi per i portatori asintomatici, tutte le AA.UU.SS.LL. non risulta abbiano ancora siglato accordi aziendali che stabiliscono le sedi individuate nei loro territori e le modalità organizzative dei turni che i medici di Medicina Generale interessati devono assicurare in tali sedi per effettuare i suddetti tamponi”.

L’associazione sindacale chiede quindi ai Dg di “comunicare quanto deciso in merito per assicurare la riuscita delle disposizioni previste dall’ultimo Accordo Collettivo Nazionale”.

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