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Venerdì 11 DICEMBRE 2020
Tamponi e vaccini in farmacia. Mandelli (Fofi): “Il primo ostacolo è la burocrazia”

”La situazione per i tamponi è ancora troppo disomogenea, a dispetto del fatto che dove si è scelto di coinvolgere i farmacisti in queste attività i cittadini hanno apprezzato la possibilità di accedere rapidamente ai test”. E sul prossimo vaccino Covid: “Ricordo che in Gran Bretagna è già stata emanata una legge che consente anche a infermieri, ostetriche e farmacisti l’esecuzione di queste vaccinazioni. Bisognerà formarsi e ottenere una certificazione? Siamo pronti a farlo, non è più il momento di rimandare decisioni inevitabili”.

Intervenendo oggi a TGCom24, il presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani, Andrea Mandelli, è tornato sul tema dell’esecuzione dei tamponi rapidi nelle farmacie.
 
“Abbiamo da tempo dato la nostra disponibilità a eseguire questi test, e i test sierologici, nei nostri presidi,” ha detto,  “perché è evidente a chiunque che l’unica via per riprendere le attività quotidiane ora sospese è attuare una massiccia attività di screening e tracciamento. Purtroppo la situazione è ancora troppo disomogenea, a dispetto del fatto che dove si è scelto di coinvolgere i farmacisti in queste attività, mi riferisco innanzitutto al Lazio, al Piemonte e all’Emilia Romagna, i cittadini hanno apprezzato la possibilità di accedere rapidamente ai test”.
 
Per il presidente della FOFI è “sbagliato che queste esperienze positive non siano generalizzate a tutto il paese, considerato che è possibile erogare queste prestazioni in sicurezza, sia per gli operatori sia per i pazienti. Per esempio, ricorrendo anche a strutture mobili esterne alle farmacia. Il primo ostacolo da rimuovere è la burocrazia”.
 
“Quella della pandemia - ha detto - è una situazione straordinaria, per la quale si deve ricorrere a soluzioni non convenzionali e non fossilizzarsi su regole ormai superate. Questo vale anche per il tema delle vaccinazioni contro il SARS CoV-2: se dobbiamo vaccinare decine di milioni di persone, somministrando due dosi, è evidente che si deve ampliare il numero dei professionisti abilitati a farlo”.
 
“Ricordo - ha concluso Mandelli - che in Gran Bretagna è già stata emanata una legge che consente anche a infermieri, ostetriche e farmacisti l’esecuzione di queste vaccinazioni. Bisognerà formarsi e ottenere una certificazione? Siamo pronti a farlo, come abbiamo già dichiarato in tutte le sedi. Non è più il momento di rimandare decisioni inevitabili”.

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