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Mercoledì 20 GENNAIO 2021
Vaccini Covid. Valle d’Aosta sospende le prime somministrazione per garantire i richiami

La Regione spiega che a fronte dei ritardi negli approvvigionamenti da parte della Pfizer, si è reso necessario “rallentare di qualche giorno la potente struttura organizzativa attivata per procedere, in tempi celeri, alla vaccinazione di una parte importante della popolazione”. Tutte le dosi attualmente a disposizione saranno utilizzate per la seconda dose di richiamo ai già vaccinati con la prima dose.

A seguito di una riunione che si è svolta ieri sera, martedì 19 gennaio 2021, con i Ministri Boccia e Speranza e con il Commissario straordinario Arcuri in merito alla riduzione dell’approvvigionamento dei vaccini anti Covid-19 da parte di Pfizer, e ai conseguenti tagli delle dosi destinate alle regioni, l’Assessorato della Sanità, Salute e Politiche sociali e l’Azienda USL della Valle d’Aosta comunicano che, “al momento, è sospesa la programmazione della somministrazione di nuove prime dosi vaccinali alle categorie appartenenti alla prima fase. Rimane invece confermata la pianificazione delle seconde somministrazioni a coloro ai quali è stata inoculata la prima dose, pianificazione garantita dai vaccini messi a riserva nei giorni scorsi e da un ulteriore lotto vaccinale di 1.170 dosi, consegnato oggi”.

“Ieri sera abbiamo partecipato, insieme al Presidente Erik Lavevaz, ad una conferenza con le altre regioni, alla presenza dei Ministri Francesco Boccia, Roberto Speranza e del Commissario Domenico Arcuri sul tema della distribuzione dei vaccini – spiega l’Assessore alla Sanità, Salute e Politiche sociali, Roberto Alessandro Barmasse -. Ci è stata comunicata formalmente una riduzione della distribuzione di dosi vaccinali all'Italia e conseguentemente alle singole regioni decisa unilateralmente da Pfizer, che ci obbligherà a rallentare di qualche giorno la potente struttura organizzativa, che insieme all'Azienda USL, abbiamo attivato per procedere, in tempi celeri, alla vaccinazione di una parte importante della popolazione, requisito quest'ultimo indispensabile per tornare alle nostre abitudini di vita pre-Covid”.

Da qui la decisione di usare “le riserve di vaccino che avevamo prudenzialmente conservato” per la somministrazione della seconda dose di richiamo nei tempi utili “che, ricordiamo vanno dal 21° al 40° giorno dalla prima somministrazione e che nelle microcomunità si proseguirà con la somministrazione del vaccino Moderna”.

“Rimaniamo comunque in stretto contatto con Protezione Civile nazionale, per capire quando potremo riprendere le vaccinazione ai ritmi precedentemente definiti dal piano vaccinale regionale”, ha concluso l’Assessore.

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