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Mercoledì 27 GENNAIO 2021
Covid. Ricciardi: “Aifa non perda tempo e approvi monoclonali che sono già in commercio”

Il consulente del Ministro Speranza: “Non mi sembra questo il momento di perdere del tempo per una procedura sicuramente più lunga, quando Germania, Stati Uniti e Canada li hanno già”.

"Non mi sembra questo il momento di perdere del tempo per una procedura sicuramente più lunga, quando Germania, Stati Uniti e Canada li hanno già: Aifa approvi i monoclonali già in commercio". Lo ha detto, all'agenzia Dire, Walter Ricciardi, ordinario di igiene e medicina preventiva all'Universita' Cattolica del Sacro Cuore e consulente del Ministro della Salute, Roberto Speranza.
 
"A suo tempo, diversi mesi fa, avevo fatto presente che doveva essere costruita una strada preferenziale per l'approvazione degli anticorpi monoclonali che, dalle evidenze, risultano ridurre morte ed ospedalizzazione nei pazienti Covid del 70% - ha spiegato Ricciardi - Anche perché parliamo di anticorpi monoclonali già attualmente in commercio, non stiamo disquisendo degli sperimentali di Rino Rappuoli, grande ricercatore italiano, che li sta sviluppando con Toscana Life Sciences in un sistema pubblico-privato che infatti come governo stiamo sostenendo. Quando c’è una terapia che previene anche già l'ospedalizzazione con una percentuale così alta, non puoi evitare di utilizzare gli anticorpi già in commercio. Mi chiedo perché Aifa, sebbene anche il ministro della salute Roberto Speranza sia d'accordo nel loro utilizzo, non li approvi velocemente".
 
Ricciardi ha ricordato che "Canada, Stati uniti e Germania hanno già acquistato il prodotto e l'Italia, che ne avrebbe molto bisogno con 500 morti al giorno, no. E' competenza dell'Aifa procedere velocemente ma stiamo perdendo tempo con una call che l'agenzia ha avviato per fare una sperimentazione sui monoclonali. Con tutti i morti che abbiamo ogni giorno, sarebbe meglio utilizzare quelli già in commercio. Un anticorpo monoclonale, se lo somministri in forma precoce, ad esempio entro sei giorni dalla comparsa dell'infezione ai degenti delle Rsa o ai pazienti anziani, puoi salvarli".

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