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Venerdì 29 GENNAIO 2021
Distretto e prevenzione. Asl Napoli 1 Centro: ecco come intercettare la popolazione “sana” e prevenire patologie da inquinamento ambientale e stili di vita errati

Un’offerta nuova, distrettuale, gratuita (senza ticket), con ambulatori capillarmente dislocati, ai quali accedere attraverso prenotazione Cup, senza alcun pagamento per gli utenti. Questi i punti di forza del Programma di “Prevenzione Salute e Ambiente” realizzato nel Distretto 25 Fuorigrotta Bagnoli. Volpe (Card): “Un’iniziativa che merita grande attenzione perché interviene in territori spesso trascurati dai servizi sanitari negli aspetti della prevenzione”

Un territorio fragile da proteggere con un Distretto più proattivo, per promuovere nella popolazione sana programmi innovativi di prevenzione delle patologie causate dall’inquinamento ambientale e da stili di vita errati; per intercettare stati di malattia nelle fasi iniziali. Un’offerta nuova, distrettuale, gratuita (senza ticket), con apertura, anche al pomeriggio, di nuovi ambulatori capillarmente dislocati, ai quali accedere attraverso prenotazione Cup, senza obblighi di compartecipazione alla spesa per gli utenti. Questi i punti cardine della strategia innovativa del Distretto 25 Fuorigrotta Bagnoli della Asl Napoli 1 Centro, inseriti nel Progetto “Salute e Ambiente” nato dal recepimento del Piano per le misure straordinarie nei territori della “Terra dei Fuochi”.
 
“Un’iniziativa di un Distretto associato alla CARD – conferma il Presidente della CARD Gennaro Volpe, la Confederazione Associazioni Regionali di Distretto, Società Scientifica che raccoglie gli operatori di tutte le professioni sanitarie e sociosanitarie che operano nella sanità territoriale – che merita grande attenzione perché interviene in territori spesso trascurati dai servizi sanitari negli aspetti della prevenzione. Ricordo – prosegue Volpe – che il Distretto è la struttura organizzativa che pone in equilibrio gli interventi sui singoli cittadini ed anche sulle Comunità. Il Distretto, in entrambi i casi, peculiarmente deve assicurare l’accesso facile ed amichevole ai servizi (“a bassa soglia”), con precisi criteri di prossimità, soprattutto quando il target è una comunità così particolare. Questo programma di prevenzione speriamo possa proseguire nel tempo con immutato impegno ed efficacia, perché i buoni risultati certamente non mancheranno. Prevenzione, diagnosi cura e riabilitazione si coniugano nel nuovo Distretto in modo equilibrato ed efficace”.

“Il programma Salute ed Ambiente – spiega Tiziana Spinosa, Direttore Responsabile del Distretto Sanitario 25 – si basa sulla considerazione che attualmente il Ssn pur prevedendo un’ampia gamma di progetti di prevenzione, già finanziati nell’ambito del Piano nazionale della Prevenzione con fondi dedicati, non individua degli offering prestazionali per la prevenzione delle patologie cronico-degenerative per la popolazione a rischio, senza pagamento del ticket sanitario. Infatti, solo i quattro screening oncologici per la prevenzione del carcinoma della mammella, carcinoma della cervice uterina, carcinoma del colon e del retto sono previsti nei Lea e perciò gratuiti. Pertanto – ha aggiunto – tutte le prestazioni ed indagini di primo livello, dedicate invece alla individuazione precoce di patologie selezionate, anche in base alla forte prevalenza, vanno inquadrate nell’ambito di programmi ad hoc di medicina di iniziativa. Purtroppo su tali prestazioni la popolazione non ancora ‘malata’, anche se con rischio documentato, è soggetta alla compartecipazione alla spesa, e può utilizzare solo ambulatori dedicati a soggetti con patologia già diagnosticata”.
 
E così chi non presenta sintomi, specialmente se appartiene a classi economicamente più svantaggiate, rischia di rimanere “fuori dai radar” delle attività di tutela della salute: difficilmente infatti si sottoporrà spontaneamente a controlli sanitari, sia per scarsa cultura della prevenzione, sia per non esporsi ad una spesa non motivata da uno stringente bisogno di salute, in base alla sua percezione personale.
 
Ma, sottolinea Spinosa, è proprio su questa fascia di popolazione che i determinanti sociali di salute (reddito, casa, lavoro, ambiente, ecc.) impattano drammaticamente sulla manifestazione ed evoluzione di molte patologie croniche. Offriamo prestazioni gratuito di alto contenuto sanitario ad utenti con meno di 65 anni (soggetti a ticket per età), in piena attività lavorativa, che vivono in zone fortemente esposte a inquinamento ambientale e che potranno trarre dalla partecipazione a programmi di prevenzione grandi vantaggi in termini di salute.
 
In questa ottica il Programma Sanitario Salute e Ambiente è diventata quindi una atout vincente
Sono stati attivati ambulatori ad hoc ad accesso diretto per i cittadini residenti e “presunti sani”, offerte prestazioni e indicazioni da parte di specialisti delle varie branche sui vari fattori di rischio ambientali, individuali e familiari. Durante le visite è stato possibile, in molti casi, anche individuare patologie in fase precoce ed avviare, poi, le persone verso specifici percorsi specialistici. Le prestazioni non necessitando di ricetta del medico di medicina generale e non prevedendo pagamento di ticket, sono prenotabili attraverso il Cup aziendale.
 
Sono state infatti effettuate numerose prestazioni (visite e dermatoscopie) per la prevenzione del melanoma e del Ca Tiroideo (visite ed ecografie), per la Salute Cardio-Respiratoria (visite, spirometrie e Ecg). E ancora, nell’ambito del Programma Giovani Donne sono state effettuate visite, ecografie mammarie, mammografie e anche pap-test per tutelare la salute riproduttiva.
 
“Attualmente – conclude Spinosa – molte di queste attività sono demandate esclusivamente ai medici di medicina generale, già sottoposti ad un carico di lavoro molto impegnativo relativo ai loro assistiti con patologia, per cui difficilmente riescono ad organizzare programmi volti alla prevenzione in soggetti sani. L’attuazione di un Programma di prevenzione con un’offerta strutturata nel Distretto Sanitario, attraverso il coinvolgimento di specialisti e personale dedicato e formato, offre, quindi anche al Mmg un valido supporto alle azioni che dovrebbe intraprendere per sua mission, ma che di fatto restano solo teoriche”.
 
Il programma, partito già da marzo 2018, ha visto il coinvolgimento iniziale oltre che del Distretto di Fuorigrotta Bagnoli, anche di quelli di: Soccavo Pianura, Chiaiano Piscinola Marianella Scampia; S. Pietro a Patierno, Secondigliano, Miano e di Barra-Ponticelli, che rappresentano il territorio della Città di Napoli, maggiormente interessato da fenomeni di inquinamento ambientale e limitrofi alle aree più colpite dal fenomeno dei roghi tossici ed interramento dei rifiuti nei terreni agricoli, comprendendo anche il territorio di Bagnoli sede della ex Italsider, area soggetta a bonifica.
 
Alla luce dell’ampia adesione della popolazione alle iniziative proposte è stato poi esteso a tutti i restanti Distretti Sanitari cittadini. E nella convinzione che il pagamento del ticket contrasti con i principi della prevenzione è stata attuata una forte campagna di comunicazione sulla gratuità sia attraverso i social media e media tradizionali, sia con eventi in tutte le principali piazze cittadine con la presenza di poliambulatori mobili.

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