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Giovedì 04 FEBBRAIO 2021
Covid. Medici liberi professionisti e Odontoiatri non ancora vaccinati. Fnomceo scrive ad Arcuri e Rezza

Il presidente Anelli: “L’indignazione e frustrazione che ci viene espressa è fondata sulla convinzione che la strategia adottata finora, sembra mettere in sicurezza il personale sanitario della sanità pubblica/convenzionata, non tenendo in debito conto che la valutazione di fondo dovrebbe essere quella di scongiurare il rischio di diffusione in tutti i luoghi in cui l’assistenza sanitaria è assicurata”.

Una lettera al Commissario straordinario per l’emergenza, Domenico Arcuri e una, analoga, al Direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute, Gianni Rezza. Obiettivo: ribadire la necessità che medici e odontoiatri liberi professionisti siano finalmente inclusi nella fascia prioritaria dei soggetti da vaccinare contro il Covid.
 
A scriverle, questa mattina, il Presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (Fnomceo), Filippo Anelli. Il quale si è fatto portavoce anche delle istanze di 2700 tra medici e odontoiatri liberi professionisti, che lamentano l’iniquità di questa esclusione. Cui si aggiunge una forse ancora più iniqua disomogeneità di comportamenti e decisioni tra Regione e Regione, tra Asl e Asl.
 
“L’indignazione e frustrazione che ci viene espressa è fondata sulla convinzione che la strategia adottata finora, sembra mettere in sicurezza il personale sanitario della sanità pubblica/convenzionata, non tenendo in debito conto che la valutazione di fondo dovrebbe essere quella di scongiurare il rischio di diffusione in tutti i luoghi in cui l’assistenza sanitaria è assicurata includendo tutti i medici e gli odontoiatri in qualunque ambito essi operino – scrive Anelli -. I colleghi lamentano pure la disomogeneità a livello regionale che ha registrato episodi inaccettabili di somministrazione del vaccino a soggetti estranei alla sanità, non legittimati a riceverlo in questa fase”.
 
“In conclusione, nell’evidenziare doverosamente le sollecitazioni ricevute, siamo a chiedere di porre la giusta attenzione a quanto sopra esposto – chiosa Anelli -. Espressione di un disagio della Professione che a mio avviso, in un momento storico così delicato merita ogni considerazione”.

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