quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Martedì 16 FEBBRAIO 2021
Sla. Drammatico appello di un malato pugliese: “Un’assistenza domiciliare stabile o l’eutanasia”

Dal suo profilo Facebook, Pasquale Tuccino Centrone chiede una assistenza stabile e duratura, “che impari le mie abitudini. Non mi mandate più queste assistenze occasionali a ‘prestazioni’ che poverini non sanno da dove iniziare”. Altrimenti “tolgo il disturbo” e “nomino Emiliano e Lopalco esecutori della mia volontà alla ricerca della pace che merito, attraverso l’eutanasia. Come fece Dj Fabo con Marco Cappato”. Anelli (Omceo): “Il suo grido di dolore  non può rimanere inascoltato”.

“La malattia è già bastarda di suo ed ogni giorno si prende una parte di me, peggioro. Forse non mi sono spiegato bene che ho bisogno di una assistenza stabile e duratura, che impari le mie abitudini. Non mi mandate più queste assistenze occasionali a ‘prestazioni’ che poverini non sanno da dove iniziare. Io più di una persona che mi assiste non me la posso permettere e non voglio più dare impegni alla mia famiglia. Basta sono stanco non mi piace più vivere in questo modo é diventata una agonia, tolgo il disturbo. E quindi nomino il Presidente Michele Emiliano ed il dottor Pier Luigi Lopalco esecutori della mia volontà alla ricerca della pace che merito, attraverso l'eutanasi. Come fece Dj Fabo con Marco Cappato. Non mi dite nulla e non mi inviate messaggi privatamente. Accettate la mia volontà, vi prego, non è una resa”.
 
Questo è il messaggio lasciato domenica scorsa dal noto ristoratore di Polignano a Mare, Pasquale Tuccino Centrone, malato di Sla, sulla sua pagina Facebook.

Il suo profilo è una raccolta di appelli e di istantanee sulla difficoltà di essere malato in un paese dove l’assistenza non è all’altezza dei bisogni e con una Medicina che non ha ancora trovato una cura.
 
 
Parole, quelle del ristoratore di Polignano a Mare, che sono state raccolte dal presidente dell’Ordine dei Medici di Bari e Presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici (Fnomceo), Filippo Anelli,: “Ci associamo ai reiterati appelli sui social di Pasquale Tuccino Centrone, che chiede un’assistenza domiciliare stabile e continuativa, al posto di prestazioni occasionali con professionisti sempre diversi. Chiediamo all’assessore alla sanità, Pierluigi Lopalco, e al Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, di intervenire per  fornire a lui, e agli altri pazienti cronici, un supporto professionale adeguato. Un Paese civile si misura, anche e soprattutto, sui servizi che riesce ad assicurare alle persone più fragili”, scrive Anelli in una nota.
 
Tuccino è da 13 anni malato di SLA e da 9 in ventilazione assistita, riferisce l’Omceo.

“Non possiamo rimanere sordi di fronte al grido di dolore lanciato da questo nostro cittadino – afferma Anelli -. È nostro dovere etico di medici, di ordinisti, di persone umane dargli voce e farlo risuonare nelle sedi competenti. Lo dice il nostro Codice: il medico tutela la persona in condizioni di vulnerabilità o fragilità psico-fisica, sociale o civile in particolare quando ritiene che l’ambiente in cui vive non sia idoneo a proteggere la sua salute, la dignità e la qualità di vita”.

La nota dell’Omceo di Bari cita quindi la Costituzione: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese’. Lo dice la Dichiarazione dei Diritti Fondamentali dell’Uomo: ‘Tutti gli esseri umani nascono liberi e uguali in dignità e diritti’.”

“Tutti noi, in quanto esseri umani, nasciamo con questo patrimonio di diritti inalienabili, che non possono esserci strappati o negati – conclude Anelli -. Ed è dovere della Politica e dello Stato garantirceli, qualsiasi siano le nostre condizioni, e tanto più se tali condizioni sono di fragilità. Invitiamo quindi la Regione Puglia, le altre Regioni e il Governo ad attivarsi per fornire la migliore assistenza ai cittadini, nella maniera più prossima e aderente alle loro domande di salute. La fragilità, la malattia sono specchi della nostra condizione umana: non dobbiamo aver paura di guardare quel riflesso, non dobbiamo girare altrove lo sguardo, dobbiamo prendercene cura nel migliore dei modi”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA