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Martedì 05 GIUGNO 2012
Aborto. Aied e Ass.Coscioni lanciano proposte a garanzia di donne e medici

L’Aied e l’Associazione Coscioni hanno inviato a tutti i Presidenti e assessori alla sanità delle Regioni un documento sulle soluzioni da adottare per garantire la piena efficienza del servizio pubblico di IVG come previsto dalla legge

Creazione di un albo pubblico dei medici obiettori di coscienza; elaborazione di una legge quadro che definisca e regolamenti l’obiezione di coscienza; concorsi pubblici riservati a medici non obiettori per la gestione dei servizi di Ivg; utilizzo dei medici “gettonati” per sopperire urgentemente alle carenze dei medici non obiettori; deroga al blocco dei turnover nelle Regioni dove i servizi di IVG sono scoperti.
 
Obiettivo di queste cinque proposte, elaborate dall’Aied (Associazione Italiana per l’Educazione Demografica) e dell’Associazione Luca Coscioni per la libertà della ricerca scientifica, spiegano le Associazioni: “garantire la piena applicazione della legge 194 senza ledere il diritto delle donne che decidono d’interrompere la gravidanza e quello dei medici che decidono di obiettare non è difficile: basta volerlo fare.”
 
I giuristi, i parlamentari, i filosofi morali, i medici e i rappresentanti dei consultori che hanno partecipato al convegno, “Obiezione di coscienza in Italia. Proposte giuridiche a garanzia della piena applicazione della legge 194 sull’aborto” nel corso del quale sono emerse le proposte, hanno convenuto sulla linea d’azione da adottare con urgenza a fronte dell’elevata percentuale di medici obiettori che rende sempre più difficile per le donne interrompere la gravidanza in tempi brevi e in sicurezza.
 
 “Oggi – precisano Mario Puiatti (presidente dell’AIED) e Filomena Gallo (segretaria dell’Associazione Luca Coscioni) – abbiamo inviato a tutti i Presidenti e assessori alla sanità delle Regioni un documento sulle soluzioni da adottare per garantire la piena efficienza del servizio pubblico di IVG come previsto dalla legge. Siamo altresì pronti a monitorare con attenzione l’applicazione corretta della legge e, se necessario, a denunciare per interruzione di pubblico servizio chi non ottempera a quanto prevede la legge.”

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