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Venerdì 26 FEBBRAIO 2021
Covid. Cinema e teatri aperti in zona gialla dal 27 marzo. In zona rossa stop a barbieri, parrucchieri e estetiste. Scuola in presenza almeno al 50%. Istituito tavolo tecnico per revisione parametri. La bozza del Dpcm

Cinema e teatri riaprono a marzo in zona gialla ma solo su prenotazione e distanziamento, musei open anche nel weekend. Per le scuole superiori didattica in presenza almeno al 50% e fino ad un massimo del 75%. Consentita la formazione in azienda solo ed esclusivamente per i dipendenti dell’azienda stessa. In zona rossa niente parrucchiere e barbieri. Istituito un tavolo per la revisione o aggiornamento dei parametri per la valutazione del rischio epidemiologico. LA BOZZA

Pronta la bozza del nuovo nuovo Dpcm che entrerà in vigore dal prossimo 6 marzo fino al 6 di aprile. Tra le poche novità, a partire dal 27 di marzo riaprono cinema, teatri e sale da concerto in zona gialla con posti a sedere preassegnati e distanziati e a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per il personale, sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi.
 
Le attività potranno svolgersi a condizione che siano approvati nuovi protocolli o linee guida idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento, approvati dal Ministero dei beni e delle attività culturali e validati dal Comitato tecnico-scientifico, che indichino anche il numero massimo di spettatori per spettacoli all’aperto e di spettatori per spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala. I musei resteranno aperti anche nei fine settimana.
 

Il confronto con il CTS e le integrazioni ai protocolli di sicurezza potranno consentire, in zona gialla, la riapertura di teatri e cinema dal 27 marzo, Giornata mondiale del teatro, e l’accesso ai musei su prenotazione anche nei week end. pic.twitter.com/xpNsLUfWE6 — Dario Franceschini (@dariofrance) February 26, 2021




 
Le ordinanze del Ministro della salute che riclassificano le regioni in zona arancione o in zona rossa entrano in vigore a far data dal primo giorno non festivo successivo alla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
 
In caso di passaggio in zona bianca cessa l’applicazione delle misure previste per la zona gialla, ad eccezione di quelle che disciplinano le competizioni sportive agonistiche nazionali e relativi allenamenti, che restano quindi invariatate. Restano inoltre sospesi gli eventi che implichino assembramenti in spazi chiusi o all’aperto, comprese le manifestazioni fieristiche e i congressi nonché le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso. Presso il Ministero della salute è istituito un Tavolo tecnico permanente composto dai rappresentanti dell’Istituto superiore di sanità e delle Regioni e Province autonome interessate, cui è affidato il compito di verificare, attraverso il monitoraggio degli effetti del rilascio delle misure anti contagio nei territori di zona bianca, il permanere delle condizioni e la necessità di adottare eventuali misure intermedie e transitorie.
 
Per le scuole superiori didattica in presenza almeno al 50% e fino ad un massimo del 75%. Consentita la formazione in azienda solo ed esclusivamente per i dipendenti dell’azienda stessa.
 
Dall’elenco di attività inerenti servizi alla persona che restano consentite in zona rossa sono stati espunti i barbieri e i parrucchieri.
 
Viene istituito presso il Ministero della salute un tavolo tecnico di confronto, costituito con decreto del Ministro della salute, composto da rappresentanti del Ministero della salute, dell’Istituto Superiore di Sanità, delle Regioni e delle Province autonome su designazione del Presidente della Conferenza delle Regioni, nonché da un rappresentante del Ministro per gli affari regionali e le autonomie, con il compito di procedere all’eventuale revisione o aggiornamento dei parametri per la valutazione del rischio epidemiologico.
 
Infine, alle persone che hanno soggiornato o transitato in Brasile nei 14 giorni precedenti, l’ingresso nel territorio nazionale è consentito per raggiungere anche il domicilio, abitazione o residenza dei figli minori.

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