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Venerdì 05 MARZO 2021
Covid. D’Amato: “Il Governo valuti la produzione in Italia del vaccino Sputnik dopo l’ok dell’Ema”. E allo Spallanzani meeting scientifico con i russi del Centro Gamaleya

Per l’assessore alla Salute del Lazio il Governo dovrebbe comunque valutare “la possibilità di opzionare il vaccino per farsi trovare pronti dopo l’eventuale via libera di Ema e Aifa”. D’Amato, che stamani ha partecipato al meeting tra lo Spallanzani e il Centro Gamaleya di Mosca, fa sapere che “il direttore del Dipartimento dello sviluppo dei progetti sanitari del Fondo russo di investimenti diretti ha dato la disponibilità sia all’opzione delle dosi” sia a “mettere a disposizione tutto ciò che è necessario per consentire la produzione del vaccino in Italia”.

“Ho chiesto oggi durante l’incontro con le Regioni al Governo nelle persone dei ministri degli Affari regionali e della Salute rispettivamente, Mariastella Gelmini e Roberto Speranza di valutare tra l’altro la possibilità di produrre anche in Italia il vaccino russo Sputnik V su cui si è avviata la rolling review di Ema e comunque di valutare la possibilità già di opzionare il vaccino per farsi trovare pronti dopo l’eventuale via libera di EMA e di AIFA”.Lo dichiara l’Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato in una nota.

D’Amato, che questa mattina ha preso parte al meeting tra l’Istituto nazionale di malattie infettive Lazzaro Spallanzani e il Centro nazionale di ricerca epidemiologica e microbiologia N.Gamaleya di Mosca, dove è stato sviluppato lo Sputnik, riferisce che “la signora Nina Kandelaki direttore del Dipartimento dello sviluppo dei progetti sanitari del Fondo russo di investimenti diretti (RDIF), ha dato la disponibilità sia all’opzione delle dosi, che a facilitare il dialogo per sviluppare la produzione del vaccino, ringraziando per la cooperazione scientifica tra l’Istituto Spallanzani di Roma e l’Istituto Gamaleya di Mosca che firmeranno un protocollo d’intesa scientifico per una collaborazione stabile tra i due Istituti”.

“Inoltre - ha detto ancora D’Amato - la signora Kandelaki ha dichiarato la volontà di mettere a disposizione tutto ciò che è necessario per consentire la produzione del vaccino in Italia”.

Per l’assessore alla Salute del Lazio “questa disponibilità” è “importante poiché abbiamo bisogno di tutte le munizioni possibili in questa guerra e soprattutto di utilizzare tutti i vaccini efficaci oggi a disposizione innanzitutto per la copertura delle varianti”.

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