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Lunedì 08 MARZO 2021
8 marzo. Fatti concreti sulla “medicina di genere”



Gentile Direttore,
in occasione dell’8 marzo mi piace condividere alcuni eventi che solo chi, per fortunate circostanze, non è stato vittima diretta o indiretta del maledetto Covid-19 e ha deciso di non lasciarsi sopraffare dall’immobilismo provocato dalla pandemia, ha potuto favorire.
 
1. Nel 2020 abbiamo fatto rinascere l’associazione EngHea Engendering Health APS (www.enghea.eu), con sede a Ferrara, che intende diffondere a far progredire nel nostro Paese - l’unico dotato di una legge sul tema (srt.3L.3/2018) - la diffusione dell’approccio che sinteticamente chiamano di “Medicina di Genere” che d’ora in poi definiremo più propriamente di sex and gender based medicine ma, in accordo a molti Autori/Autrici ivi comprese Marjorie Jenkins, ideatrice del National Sex and Gender in Health Professions Education Summit americano e da Connie Newman che hanno pubblicato alcuni giorni fa.
 
2. Alcuni giorni fa è uscito il volume “Donne al futuro” de Il Mulino nel quale grazie a Valeria Papitto giornalista, socia di “Controparola” viene rappresentato il Centro Universitario di Studi sulla Medicina di Genere dell’Università di Ferrara attualmente diretto da Tiziana Bellini.
 
3. Flavia Franconi, Farmacologa di fama internazionale, Consulting Member del Centro di Ferrara, Vice Presidente di EngHea è protagonista di alcuni recenti avvenimenti di ulteriore incisività: a) è stata nominata Coordinatrice della Commissione Salute di Genere nel Women20 forum internazionale nell’ambito del prestigioso G20 che riunisce le principali economie del mondo. Presieduto quest’anno dall’Italia; b) A marzo 2021 Franconi è anche entrata a far parte del Comitato Editoriale della rivista Study of Sex Differences rivista dell’OSSD, una delle più influenti riviste americane focalizzata sulla sex and gender based medicine; c) Ma, in particolare, Flavia Franconi, ideatrice, tra le tante azioni intraprese, del primo gruppo gender sensitive all’interno di una Società Scientifica Italiana (quella di Farmacologia) nonchè titolare della Piattaforma di Medicina di genere dell‘INBB-Istituto Nazionale Biostrutture e Biosistemi Consorzio Interuniversitario network di 24 Università pubbliche italiane, ha avuto la soddisfazione di veder pubblicata proprio in questi giorni su Pharmacological Reviews, con 17,814 Impact Factor, la corposa Review interdisciplinare su invito “Sex-and Gender-Based Pharmacological Response to Drugs” di cui è autrice insieme ad un’altra socia di EngHea, Ilaria Campesi, sua allieva, borsista farmacologa dell’Università di Sassari.
 
Quest’ultima, a proposito della carriera delle donne nella ricerca in Italia, nonostante un Dottorato di Ricerca di Farmacologia di Genere (unico in Italia), un’esperienza universitaria di circa vent’anni, con abilitazione all’associatura, 56 pubblicazioni, IF medio di 4.6, 1447 citazioni totali e H Index di 20, resta borsista, con periodi intermittenti di disoccupazione e contratti a tempo determinato.
 
I quattordici tra Autrici e Autori della Review (con rappresentanza di genere volutamente paritetica) operano oltre che nella già citata Università di Sassari, in Germania (Università Colonia, Bethel Clinic di Bielfield, Università Charitè di Berlino), Svizzera (Università di Zurigo), Austria (Università di Vienna e il Gender Institute GARS am Kamp), Svezia (Karolinska Institut) e Stati Uniti (Tulane University della Louisiana, Università di Atlanta della Georgia, la Washington University di St. Louis in Missouri) a queste ultime va aggiunta la rinomata Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health dell’Università del Maryland dove troviamo Santosh Dakal e Sabra L. Klein, la microbiologa e infettivologa che da anni studia l’impatto di sesso e genere sul sistema immunitario verso la risposta ai virus, che ora è impegnata nella lotta a contrasto del Covid-19.
 
La cornice del sex and gender based approach non interessa solo la medicina, ma tutte le scienze e discipline della prevenzione e cura, e non si riferisce solo alle identità sessuali e di genere maschio-femmina. Con questi riferimenti nella Review troviamo un concreto esempio di ricerca traslazionale, il collegamento tra la ricerca e la pratica clinica, che rappresenta anche un invito a che le future ricerche sex and gender based abbiano attenzione all’utilità pratica.
 
Sono trattati i temi delle differenze ormonali nelle diverse età della vita, la farmacocinetica e farmacodinamica attenta agli effetti e influenze del microbioma condizionato dagli ormoni sessuali, il ruolo del polimorfismo genetico e dell'epigenetica nella risposta ai farmaci, ma anche nelle patologie cardiovascolari e diabete.
 
A dimostrazione che la risposta farmacologica dipende da più fattori: quali il tipo di farmaco, l’individuo, ma anche il contesto in cui la persona vive (aspetti psico-socio-culturali), dimostrando con arguta attenzione l’importanza dell’interazione medico-paziente. Infine sono messi in luce aspetti di ricerca di particolare importanza per le donne, come è noto, le più trascurate nella ricerca biomedica e farmacologica, con esempi calzanti che evidenziano il diverso effetto dei farmaci, non solo in gravidanza, ma anche durante le fasi mestruali. Contenuti che, si spera, rivoluzioneranno l’applicazione della cura nelle donne.
 
Buon concreto e fattivo 8 marzo, quindi!
 
Fulvia Signani
Presidente EngHea Engendering Health; Docente Incaricata di Sociologia di Genere e Membro del Centro Universitario di Studi sulla Medicina di Genere, Università di Ferrara; Staff Presidenza e Comitato Pari Opportunità del CNOP Consiglio Nazionale Psicologi. sgnflv@unife.it; engeaaps@gmail.com

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