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14 MARZO 2021
“Il vaccino AstraZeneca è sicuro”, Aifa e Azienda intervengono per rassicurare istituzioni e cittadini. Piemonte sospende vaccinazioni per due ore dopo decesso sospetto di un docente

Aifa: “I casi di decesso verificatisi dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca hanno un legame solo temporale. Nessuna causalità è stata dimostrata tra i due eventi. L’allarme legato alla sicurezza del vaccino non è giustificato”. AstraZeneca: “Un'attenta revisione di tutti i dati di sicurezza disponibili di oltre 17 milioni di persone vaccinate nell'UE e nel Regno Unito non ha mostrato evidenza di un aumento del rischio di embolia polmonare, trombosi venosa profonda (TVP) o trombocitopenia, in qualsiasi fascia di età, sesso, lotto o in un determinato paese”.

“I casi di decesso verificatisi dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca hanno un legame solo temporale. Nessuna causalità è stata dimostrata tra i due eventi. L’allarme legato alla sicurezza del vaccino AstraZeneca non è giustificato”, parole chiare e nette quelle che l’Aifa ha ritenuto di dover scandire in una nota diffusa in serata, dopo che l’allarme sulla sicurezza del vaccino dell’azienda anglo-svedese ha portato la Regione Piemonte a un gesto unilaterale di sospensione di tutte le somministrazioni di questo vaccino per due ore nella giornata di oggi a seguito del decesso di un insegnante che si era vaccinata ieri.
 
Poi le vaccinazioni sono riprese ma solo dopo aver individuato e isolato il lotto del quale faceva parte la dose somministrata all’insegnante biellese deceduto.
 
Per l’assessore piemontese alla salute Icardi “Si è trattato di un atto di estrema prudenza in attesa di verificare se esista un nesso di causalità tra la vaccinazione e il decesso”, ricordando che “ad oggi in Piemonte non era mai stata segnalata nessuna criticità particolare dopo la somministrazione dei vaccini”.
 
Ma è certo che, dopo il caso del lotto sospetto sequestrato in tutta Italia nei giorni scorsi e la decisione di diversi Paesi europei di sospendere in tutto o in parte la vaccinazione con AstraZeneca, questo ennesimo episodio ha alimentato la paura attorno a questo vaccino.

Paura che ora l’Aifa sembra voler decisamente far rientrare sottolineando “che le attività di farmacovigilanza proseguono sia a livello nazionale che europeo in collaborazione con EMA, monitorando con attenzione possibili effetti avversi legati alla vaccinazione” e rassicurando appunto sulla “sicurezza del vaccino AstraZeneca per una ottimale adesione alla campagna vaccinale in corso”.
 
E oggi anche la stessa AstraZeneca è nuovamente intervenuta con una nota internazionale con la quale prova a rassicurare sulla sicurezza del suo vaccino della quale si dice certa “sulla base di chiare prove scientifiche”.
 
“Un'attenta revisione di tutti i dati di sicurezza disponibili di oltre 17 milioni di persone vaccinate nell'Unione Europea e nel Regno Unito con il vaccino COVID-19 AstraZeneca – scrive l’azienda - non ha mostrato evidenza di un aumento del rischio di embolia polmonare, trombosi venosa profonda (TVP) o trombocitopenia, in qualsiasi fascia di età, sesso, lotto o in un determinato paese”.
 
“Finora nell'UE e nel Regno Unito, sono stati segnalati 15 eventi di TVP e 22 eventi di embolia polmonare tra quelli a cui è stato somministrato il vaccino, in base al numero di casi che la Società ha ricevuto all'8 marzo. Questo dato – sottolinea l’azienda - è molto più basso di quanto ci si aspetterebbe che si verifichi naturalmente in una popolazione generale di queste dimensioni ed è simile per altri vaccini COVID-19 autorizzati”.
 
“Inoltre – prosegue la nota - negli studi clinici, anche se il numero di eventi trombotici era piccolo, questi erano inferiori nel gruppo vaccinato e non ci sono state prove di un aumento del sanguinamento negli oltre 60.000 partecipanti arruolati”.
 
"Circa 17 milioni di persone nell'UE e nel Regno Unito hanno ricevuto il nostro vaccino - dice Ann Taylor, Chief Medical Officer - e il numero di casi di coaguli di sangue segnalati in questo gruppo è inferiore alle centinaia di casi che ci si aspetterebbe tra i popolazione generale. La natura della pandemia ha portato a una maggiore attenzione nei singoli casi e stiamo andando oltre le pratiche standard per il monitoraggio della sicurezza dei medicinali autorizzati nella segnalazione di eventi vaccinali, per garantire la sicurezza pubblica ".
 
“In termini di qualità, inoltre, non ci sono problemi confermati relativi a qualsiasi lotto del nostro vaccino utilizzato in Europa o nel resto del mondo. Ulteriori test sono stati e vengono condotti da noi stessi e in modo indipendente dalle autorità sanitarie europee e nessuno di questi nuovi test ha mostrato motivo di preoccupazione”, ribadisce AstraZeneca.
 
Che spiega come durante la produzione del vaccino “vengano condotti più di 60 test di qualità”, sia dalla stessa AstraZeneca e dai suoi partner che da più di 20 laboratori di test indipendenti.
 
“Tutti i test – sottolinea l’azienda - devono soddisfare criteri rigorosi per il controllo di qualità e questi dati vengono inviati alle autorità di regolamentazione all'interno di ciascun paese o regione per una revisione indipendente prima che qualsiasi lotto possa essere rilasciato nei paesi”.
 
“La sicurezza del pubblico sarà sempre al primo posto e la Società sta monitorando attentamente questo problema, ma le prove disponibili – conclude AstraZeneca - non confermano che il vaccino sia la causa”.

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