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Giovedì 25 MARZO 2021
Conferenza Stato Regioni. Prorogati di un anno il Piano vaccini e quello per il contrasto dell'antibiotico resistenza

L’intesa per procrastinare al 31 dicembre 2021 la scadenza dei Piani nazionali di prevenzione vaccinale (che non riguarda le vaccinazioni anti Covid) e di contrasto all’antibiotico resistenza è stata raggiunta nella seduta odierna tra Governo Regioni

Via libera alla proroga di un anno al Piano nazionale di prevenzione vaccinale 2017-2019 e a quello e di contrasto all’antibiotico resistenza 2017-2020.
Sono state raggiunte nella seduta odierna della Conferenza Stato Regioni le intese sul Pnpv che rinnovano l’offerta vaccinale pubblica (non quella relativa alle vaccinazione anti Covid) e sul Pncar che mette in campo le azioni per contrastare il fenomeno dell’antibiotico resistenza, una sfida a livello mondiale.

Il Piano vaccinale approvato nel 2017 prevedeva alcune novità, oltre alle vecchie vaccinazioni (contro difterite, tetano, polio, epatite B, Hib, pertosse, pneumococco, morbillo, parotite, rosolia, meningococco C nei nuovi nati, Hpv nelle ragazze undicenni e influenza nei soggetti di età ≥65 anni) erano state introdotte quelle anti-meningococco B, anti-rotavirus e antivaricella nei nuovi nati ed estende la vaccinazione anti-Hpv ai maschi undicenni. E ancora introduceba la vaccinazione antimeningococcica tetravalente ACWY135 e il richiamo anti-polio con Ipv negli adolescenti oltre a prevedere le vaccinazioni anti-pneumococco e anti-Zoster nei sessantacinquenni.

Il piano di contrasto all’antibiotico resistenza approvato nel 2017 e scaduto lo scorso anno ha come obiettivi quello di ridurre la frequenza delle infezioni da microrganismi resistenti agli antibiotici e quella di infezioni associate all'assistenza sanitaria ospedaliera e comunitaria.
 
E.M.
 

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