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Giovedì 01 APRILE 2021
Speranza: “La chiave di genere essenziale per determinare la riforma del Ssn”

Per il ministro, intervenuto alla presentazione on line del libro “La sanità che vogliamo. Le cure orientate dalle donne”, bisogna disegnare uno nuovo Ssn che deve avere e valorizzare il punto di vista delle donne. Ed anche riformare il ministero della Salure in un'ottica di genere

“Dobbiamo disegnare uno nuovo Ssn che deve avere e valorizzare il punto di vista delle donne, su questo dobbiamo ragionare e discutere. Quindi tutti gli spunti ed anche le critiche che arrivano non possono che aiutarci, perché la chiave di genere può essere una delle chiavi essenziali per determinare la riforma del servizio sanitario nazionale”.
 
Ha lanciato il cuore oltre l’ostacolo il ministro della Salute, Roberto Speranza. Intervenuto alla presentazione on line del libro “La sanità che vogliamo. Le cure orientate dalle donne” - frutto di un lavoro delle mediche e dirigenti sanitarie dell’Anaao Assomed, un occasione per discutere le priorità declinate al femminile per suggerire cambiamenti strutturali in sanità - non solo ha voluto riconoscere il ruolo e le funzioni svolte dalle donne in sanità, ma ha anche prospettato una revisione del ministero della Salute in un’ottica di genere.
 
“In questa sanità nuova che dobbiamo costruire, il vero obiettivo della nostra agenda dei prossimi mesi, c’è chiaramente un ruolo e la funzione delle donne – ha detto – è chiaro che il servizio sanitario nazionale ha già dentro di sé un elemento di genere molto marcato, ormai la quantità di donne impegnata nel Ssn è la maggioranza assoluta. Per questo prima di tutto a loro dobbiamo dire grazie per l’impegno quotidiano svolto. Penso che dobbiamo avere la capacità di leggere questa dimensione e valorizzarla il più possibile in termini di professionalità e di medicina di genere. In termini di capacità di raccogliere tutte le esigenze che vengono da queste dinamiche. È una sfida che si accompagna alla gestione della emergenza Covid, per noi oggi una questione fondamentale: dobbiamo disegnare uno nuovo Ssn che deve avere e valorizzare il punto di vista delle donne. E sto immaginando anche scelte più strategiche in quest’ottica per riformare il nostro ministero della salute”.
 
Certo, ha aggiunto il Ministro, è una sfida che va giocata insieme: “Questi mesi ci hanno insegnato che nessuno può andare avanti da solo, dobbiamo avere l’umiltà di conoscere i limiti di ciascuno. E un passaggio così ambizioso si può giocare solo nella capacità di fare rete, questo significa tenere insieme, Associazioni, sindacati, imprese, enti di ricerca, Università. È chiaro che le istituzioni sono quelle che hanno la responsabilità e guai a sottrarsi, ma si governa meglio se lo si fa nel confronto, nella capacità di ascolto individuando tutte le soluzioni possibili”.
 
Ester Maragò

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