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Venerdì 02 APRILE 2021
Minacce al ministro Speranza. Indagati 4 cittadini italiani

“...Invece che il lockdown ti ammazziamo la famiglia, tu vuoi affamare l’Italia ... noi prima o poi ammazziamo la tua famiglia e poi ti spelliamo vivo”. “Sei ... da schiacciare da calpestare da odiare e da ammazzare appeso a testa in giù..”. Queste alcune delle frasi inviate tra ottobre 2020 e gennaio 2021, via mail, al ministro Speranza dai quattro cittadini, tra i 35 e i 55 anni, residenti nelle province di Torino, Cagliari, Varese ed Enna. Sequestrati i dispositivi elettronici degli indagati, per accertamenti anche su eventuali collegamenti con altre persone o gruppi.

Operazione dei Nas contro quattro cittadini italiani accusati di aver inviato, tra ottobre 2020 e gennaio 2021, numerose e-mail dal contenuto gravemente minaccioso rivolte al Ministro della Salute, Roberto Speranza. A essere indagati per “minaccia aggravata” sono, come detto, 4 italiani, di età compresa tra i 35 e i 55 anni, residenti nel torinese, cagliaritano, varesotto ed ennese, alcuni, spiegano i Nas in una nota, con precedenti di polizia analoghi al reato che viene ora contestato, celati dietro indirizzi e-mail gestiti da server ubicati in Paesi extra-europei.

Di estrema gravità, le minacce che, nell’arco dei mesi, gli indagati hanno formulato e tutte connesse con le misure e le restrizioni governative adottate in relazione all’emergenza pandemica da COVID- 19: “Con toni offensivi, astiosi e sprezzanti, infatti, nei messaggi venivano prospettate ritorsioni e azioni violente nei confronti del Ministro e dei suoi familiari, contenenti anche esplicite minacce di morte”, spiegano i Nas.
 
Queste alcune delle frasi rivolte contenute nelle e-mail inviate a Speranza e acquisite dai militari del Reparto Operativo del NAS a corredo della denuncia presentata dal Ministro: “…Invece che il lockdown ti ammazziamo la famiglia, tu vuoi affamare l’Italia ... noi prima o poi ammazziamo la tua famiglia e poi ti spelliamo vivo”; “sei ... da schiacciare da calpestare da odiare e da ammazzare appeso a testa in giù..”; “la pagherete cara per tutto il terrore che state facendo”; “ne ve pentirete di essere nati”; “la vostra fine è vicina”; “non la passerete liscia”; “....farete una brutta fine ... se non lo capisci con le buone così posso anche ... fartelo capire nell’altro modo ... più brutale”; “Signor ministro presto ci vedremo o in tribunale o in obitorio…”.

Nel corso delle perquisizioni condotte dai Nas, sono stati sequestrati i dispositivi elettronici in uso agli indagati, “sui quali - spiegano i Nas -  verranno avviati i relativi approfondimenti e accertamenti tecnici volti anche a rilevare eventuali collegamenti con altre persone o gruppi”.

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