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Martedì 13 APRILE 2021
Vitamina D. Aifa: “Nei primi 15 mesi da applicazione nuove regole ridotti spesa e consumi del 30%”

L’Agenzia del farmaco fa il punto dell’applicazione della nota 96 del 2019 che ha limitato la prescrivibilità a carico del Ssn. L’effetto più importante in termini economici della Nota si è avuto nei primi 12 mesi con un risparmio medio di 9,1 milioni/mese; attualmente, l’effetto residuo (nei mesi 13-15) è stimabile in una riduzione di circa 2,1 milioni/mese. La classe di età 40-50 anni è quella che ha fatto registrare la maggiore riduzione dei consumi, soprattutto tra le donne. IL DOCUMENTO

Nei primi quindici mesi di applicazione della nota 96 (novembre 2019 – gennaio 2021) si registra complessivamente una diminuzione dei consumi e della spesa dei farmaci in nota di quasi il 30% (oltre 117 milioni in termini assoluti) rispetto ai periodi precedenti sia in termini di confezioni erogate sia di spesa sostenuta dal Servizio Sanitario Nazionale, con un risparmio medio mensile di circa 7,8 milioni di euro. È quanto emerge dal monitoraggio realizzato dall’Agenzia per verificare gli effetti dell'applicazione della Nota 96, attraverso l'analisi dei dati nazionali e regionali.
 
L’effetto più importante in termini economici della Nota si è avuto nei primi 12 mesi con un risparmio medio di 9,1 milioni/mese; attualmente, l’effetto residuo (nei mesi 13-15) è stimabile in una riduzione di circa 2,1 milioni/mese.
 
L’andamento stabile dei consumi e della spesa nell’ultimo trimestre conferma il perdurare dell’efficacia a lungo termine della Nota. Non si osservano invece importanti aumenti dei consumi e della spesa di altri analoghi della Vitamina D non oggetto della nota. Si conferma infine l’eterogeneità dell’impatto della nota a livello delle diverse regioni. Solo in Campania il mancato effetto della nota, determinato da una ripresa dei consumi, desta un preoccupante inversione del trend con un +3,2% degli ultimi 3 mesi.  La classe di età 40-50 anni è quella che ha fatto registrare la maggiore riduzione dei consumi, soprattutto tra le donne

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