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Mercoledì 05 MAGGIO 2021
Covid. In Puglia approvata una legge per permettere ai famigliari di incontrare i loro parenti ricoverati in condizioni critiche

Via libera del Consiglio alla legge che chiede ai direttori delle Unità operative sanitarie delle singole Asl di adottare, con urgenza, un Documento di umanità e sicurezza di stabilimento in cui si definiscono le procedure amministrative e sanitarie che permettano gli incontri tra i pazienti critici (covid e non) e i famigliari. Un provvedimento che dovrà essere applicato anche nelle strutture socio-assistenziali. IL TESTO PRESENTATO

Il Consiglio regionale della Puglia ha approvato all’unanimità la proposta di legge contenente le norme per assicurare in ambito ospedaliero (ma anche nelle strutture socio sanitarie) gli incontri tra i pazienti in condizioni critiche e loro familiari. Primo firmatario dell'atto il consigliere Antonio Tutolo (Gruppo Misto), a cui si è aggiunta la firma del consigliere Fabiano Amati (Pd).

Il provvedimento, pur non essendo stato iscritto all’ordine dei lavori, ha ottenuto il via all’esame grazie ad una mozione richiesta dallo stesso proponente Tutolo e votata a maggioranza dall’Aula, con cui si chiedeva di anticipare il punto nella seduta di ieri.

La legge prevede l’adozione, con urgenza, nei reparti, di un “Documento di umanità e sicurezza di stabilimento”, per consentire visite in ospedale a pazienti in fase di criticità clinica, da Covid-19, ma anche altre patologie, “in considerazione del bisogno oggettivo particolare e delle straordinarie necessità di natura psicologica”. La Giunta regionale può dettare modifiche operative per la semplificazione delle procedure.
 
Nell’articolato è disciplinata l’adozione e attuazione del Documento di sicurezza, demandata ai direttori delle Unità operative. Il documento detta disposizioni per la definizione dello stato di condizione clinica critica e comunque in tempo per assicurare la partecipazione attiva del paziente agli incontri, procedure amministrative e sanitarie d’ammissibilità, comprese le modalità di vestizione e svestizione dai Dispositivi di protezione individuali, orari e tempi massimi degli incontri, vigilanza dell’operatore sanitario, condizioni di massima riservatezza possibile, disposizioni suppletive di sicurezza qualora il congiunto ammesso all’incontro sia affetto da Covid-19 e ogni altra disposizione per lo svolgimento in sicurezza degli incontri.

Con un emendamento a firma dei capigruppo Grazia Di Bari (M5S) e Gianfranco Lopane (CON),  approvato a  maggioranza, è stata concessa la possibilità al direttore dell’unità operativa o facente funzione, di autorizzare le visite dei congiunti in caso di richiesta o a promuoverle rivenendo un chiaro beneficio per il paziente, avendo particolare cura di garantire la discrezione, la riservatezza e la dignità di tutti gli altri pazienti nello stesso reparto.  
Come detto, le disposizioni della presente legge si applicano, fatte salve norme legislative o disposizioni amministrative meno restrittive, anche agli ospiti delle strutture socio-assistenziali.

“In Puglia i malati ricoverati in ospedale non possono morire soli”, è il commento di Amati, cofirmatario dell'atto. “Questa è una legge-divieto che spero sia applicata prima ancora che entri in vigore, perché ogni giorno che passa si porta dietro decine di crudeli rimpianti. La nostra iniziativa era mossa da un’ispirazione che oggi è diventata dedica: in memoria di centinaia di persone morte in solitudine in tempo di Covid e chiuse in un sacco senza lo sguardo di chi le ha amate”.

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