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Mercoledì 09 GIUGNO 2021
Covid. Disagio psichico tra bambini e adolescenti, Consiglio regionale approva mozione

L’atto, prima firmataria Monica Forte (M5S) impegna la Regione, tra le altre cose, a “promuovere e partecipare ad approfondimenti volti a indagare, con metodo scientifico, il rilevante incremento delle prestazioni di ricovero e di cura dei disturbi neuropsichiatrici in età evolutiva e adolescenziale” e a effettuare “una ricognizione organica delle esigenze” al fine di “adeguare e potenziare la rete regionale di cura dei disturbi neuropsichiatrici”. IL TESTO PRESENTATO

“Nel reparto di neuropsichiatria infantile e adolescenziale dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma da ottobre dello scorso anno a gennaio 2021 i ricoveri sono aumentati del 30%, con un’occupazione del 100% dei posti letto, contro la media del 70% registrata nei mesi precedenti. Le cifre diffuse dal reparto di neuropsichiatria infantile e adolescenziale dell’Ospedale Bambino Gesù si innestano, peraltro, su risalenti e già preoccupanti tendenze: si consideri il solo dato dei ricoveri di “ragazzi che avevano tentato il suicidio”, passati “dai 12 del 2011 ai 300 del 2020”, che denotano un’autentica escalation nel tempo dei casi di bambini e adolescenti che soffrono di disturbi neuropsichiatrici e che, a causa di quest’ultimi, peraltro sono di frequente soggetti al rischio di fare del male, a se stessi e agli altri”.
 
È partendo da dati come questi che la consigliera del M5S della Lombardia, Monica Forte, ha deciso di presentare una mozione per rafforzare le iniziative regionali rivolte a giovanissimi e adolescenti affetti da disturbi neuropsichiatrici. Atto approvato ieri dall’Aula del Consiglio regionale.

“È grande la soddisfazione per aver dato impulso a un dibattito e poi un’assunzione di responsabilità corale da parte del Consiglio regionale sulla necessità di intervenire sul disagio psichico di bambini e giovani. Oltre alla nostra mozione ne sono state approvate altre due a testimonianza di una grande sensibilità sul tema raggiunta grazie a un lavoro di raccolta di dati, affiancamento e confronto. Le tre mozioni si completano e rafforzano a vicenda come esempio di buona politica”, commenta la consigliera.

“Le istituzioni - prosegue Forte - stanno rispondendo via via agli appelli di coloro che tutti i giorni affrontano le difficoltà che sta vivendo l'offerta di servizi nell’ambito della neuropsichiatria infantile. Il Covid ha fatto da detonatore di fragilità pregresse. L’aumento dei ricoveri e la gravità di casi, a cui si aggiunge un grande bacino di bambini e adolescenti che soffrono di malessere o disagio anche meno grave, impone di agire subito per dare un futuro a giovani e  giovanissimi in grande difficoltà”.

Per la consigliera del M5S occorre “lavorare subito sulle carenze del sistema a partire da tempi di attesa molto lunghi nella presa in carico per passare a edifici che non sono adatti all’accoglienza di bambini e ragazzi. Serve un tavolo di confronto e di lavoro, servono campagne di informazione strutturate rivolte a pediatri, scuole e famiglie. Su questi temi servirà poi mettere mano alla legge della sanità. Il disagio dei giovanissimi è un malessere che cresce senza far rumore e che possiamo e dobbiamo fermare”.

La mozione, nel dettaglio, impegna la Regione e l’assessore competete a:

- anche avvalendosi dell’attività di studio e di ricerca di Università, centri di ricerca o altri enti, a promuovere e partecipare ad approfondimenti volti a indagare, con metodo scientifico, il rilevante incremento, negli ultimi anni, delle prestazioni di ricovero e di cura dei disturbi neuropsichiatrici in età evolutiva e adolescenziale, nonché delle prestazioni connesse a tali disturbi, nel contesto regionale; 


- a disporre, analogamente a quanto accaduto in passato, l’istituzione di una sede di confronto e di lavoro presso l’Assessorato e la Direzione generale Welfare che, anche avvalendosi nel tempo delle risultanze delle attività di cui al punto 1., effettui una ricognizione organica delle esigenze emergenti dalla neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza e rappresenti la sede di un costante confronto tra la Regione e le professionalità coinvolte, al fine di adeguare e potenziare la rete regionale di cura dei disturbi neuropsichiatrici di cui si tratta, anche alla luce delle conseguenze dispiegate dalla pandemia da COVID-19 sulla salute mentale di bambini e adolescenti;

- a adeguare, strutturalmente e sulla base di una programmazione ad hoc, l’ammontare delle risorse finanziarie destinate all’assistenza neuropsichiatrica infantile e dell’adolescenza e, in particolare, a stanziare le risorse regionali necessarie a finanziare, previa indizione di concorsi pubblici e sulla base del fabbisogno rilevato, la copertura dei profili professionali indispensabili e, in particolare, di neuropsichiatra dell’infanzia e dell’adolescenza; 


- a promuovere e partecipare all’adattamento edilizio delle strutture nelle quali sono erogate prestazioni di cura e assistenza di bambini e adolescenti con disturbi neuropsichiatrici, in particolare delle strutture della rete territoriale, coinvolgendo tutti gli enti, in particolare i Comuni, a vario titolo coinvolti, in specie quando proprietari degli immobili; 

 
- a promuovere, nell’àmbito della programmazione ad hoc di cui al punto 3., anche campagne informative e interventi coordinati, che coinvolgano pienamente le istituzioni educative e scolastiche e adeguati al coinvolgimento strutturale delle famiglie degli assistiti. 


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