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Lunedì 14 GIUGNO 2021
AstraZeneca. La smentita di Ema: “Il vaccino resta autorizzato per tutti, più benefici che rischi”

L’Agenzia europea del farmaco rettifica le affermazioni di Marco Cavaleri, presidente della task force sui vaccini Ema riportate sul quotidiano La Stampa di ieri. “Citato erroneamente un nostro esperto e chiesta correzione formale”.

"La posizione normativa dell'Ema rispetto al vaccino di AstraZeneca è chiara: il rapporto rischio-beneficio è positivo e il vaccino rimane autorizzato in tutte le popolazioni". Lo precisa la stessa Agenzia europea del farmaco, sottolineando che "durante il fine settimana ci sono stati molti articoli con informazioni non corrette sulle considerazioni scientifiche dell'Ema riguardo al vaccino Covid-19" prodotto dall'azienda anglo-svedese.
 
Il riferimento è all’intervista rilasciata da Marco Cavaleri, presidente della task force sui vaccini Ema riportate sul quotidiano La Stampa ieri in cui l’esperto diceva che era possibile “vietare AstraZeneca anche agli over 60 è un'opzione che molti Paesi, come Francia e Germania, considerano alla luce della maggiore disponibilità dei vaccini a mRna”.
 
"La fonte della disinformazione - spiega l'ente regolatorio Ue - è stato un articolo pubblicato su un quotidiano italiano, che citava erroneamente uno dei nostri esperti. Da allora l'articolo è stato rivisto e abbiamo anche chiesto una correzione formale. Molte testate giornalistiche hanno pubblicato articoli sulla base dell'intervista originale ed errata", rimarca l'Ema che, "nell'interesse di una comunicazione corretta e basata sui fatti", chiede di "aggiornare gli articoli contenenti informazioni false, in modo da riflettere la posizione normativa - invariata - dell'agenzia nei confronti del vaccino Vaxzevria di AstraZeneca".
 
"Se le raccomandazioni dovessero cambiare - conclude l'authority - l'Ema lo comunicherà in modo trasparente e proattivo ai media e al pubblico, e i giornalisti sono incoraggiati a controllare il nostro sito web per eventuali nuove informazioni".
 
Sulla questione è poi intervenuto lo stesso Cavaleri che ha dichiarato in una nota alla Reuters come “purtroppo le mie parole non sono state interpretate correttamente in una recente intervista a La Stampa".

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