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Venerdì 18 GIUGNO 2021
A Viterbo eseguita per la prima volta la valvuloplastica aortica

La procedura è sostanzialmente consistita nella dilatazione con un palloncino, della valvola aortica severamente malata e ristretta. “L’utilizzo routinario della valvuloplastica, a breve, consentirà di trattare anche quelle condizioni di emergenza che lo richiederanno”, spiega il direttore dell’unità operativa di Cardiologia dell'ospedale di Viterbo, Luigi Sommariva.

Eseguita ieri, presso il laboratorio di Emodinamica di Belcolle, la prima valvuloplastica aortica per via percutanea della Asl di Viterbo. La procedura, effettuata dal direttore dell’unità operativa di Cardiologia, Luigi Sommariva, e dall’intero staff medico, infermieristico e tecnico del laboratorio, è sostanzialmente consistita nella dilatazione con un palloncino, della valvola aortica severamente malata e ristretta.

“L’intervento – spiega in una nota Luigi Sommariva - è avvenuto su un paziente di 80 anni con una serie di comorbidità che, di fatto, ne condizionavano la scelta chirurgica. È l’ennesimo tassello dell’offerta terapeutica in cardiologia interventistica anche per il trattamento di patologie tempo dipendenti, consentendo nel breve periodo l’erogazione della terapia anche in condizioni cliniche di emergenza. Sino a oggi, l’attenzione dell’utenza è stata rivolta al trattamento delle lesioni delle coronarie, responsabili della patologia infartuale. Inoltre, la cardiologia interventistica, nel corso degli anni, ha progressivamente indirizzato l’attività dell’Area alla creazione della rete infarto provinciale che al momento ha consentito il trattamento di circa 4000 infarti”.

Da qualche anno, in ambito interventistico cardiologico, si è affermata la tecnica del trattamento, per via percutanea, della patologia più frequente della valvola aortica, definita stenosi aortica.

“La dilatazione della valvola, come quella praticata oggi – conclude Sommariva -, consente al paziente di guadagnare tempo prezioso per la definizione del progetto terapeutico ulteriore, laddove si rendesse indicato. L’utilizzo routinario della valvuloplastica, a breve, consentirà di trattare anche quelle condizioni di emergenza che lo richiederanno”.

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