quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Mercoledì 30 GIUGNO 2021
La Commissione UE propone misure coordinate per la riapertura in sicurezza del settore culturale e creativo. Ecco tutte le indicazioni

Gli orientamenti mirano a fornire un approccio coordinato in linea con le specifiche condizioni nazionali, regionali e locali. Essi, nell’auspicio della Commissione “dovrebbero guidare l'elaborazione e l'attuazione di misure e protocolli nei paesi dell'UE per coprire sia la riapertura in sicurezza che la ripresa sostenibile nel settore culturale e creativo”. IL DOCUMENTO.

La Commissione UE ha pubblicato gli orientamenti dell'UE per garantire la ripresa in sicurezza delle attività nel settore culturale e creativo in tutta l'UE.
 
Questi orientamenti mirano a fornire un approccio coordinato in linea con le specifiche condizioni nazionali, regionali e locali. Essi, nell’auspicio della Commissione “dovrebbero guidare l'elaborazione e l'attuazione di misure e protocolli nei paesi dell'UE per coprire sia la riapertura in sicurezza che la ripresa sostenibile nel settore culturale e creativo”.
 
Gli orientamenti dell'UE poggiano sulla consulenza scientifica del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) e sui lavori del comitato per la sicurezza sanitaria e tengono conto delle diverse situazioni epidemiologiche negli Stati membri e della loro evoluzione.
 
Essi forniscono gli indicatori e i criteri (come la circolazione virale, la copertura vaccinale, il ricorso a misure protettive, l'uso di tamponi e il tracciamento dei contatti) di cui tenere conto nella pianificazione della ripresa di determinate attività.
 
Più specificamente, gli orientamenti raccomandano le seguenti misure e protocolli:
• la revoca di tutte le restrizioni dovrebbe essere strategica e graduale, limitando inizialmente il numero di partecipanti al fine di valutare la situazione epidemiologica;
 
• gli enti culturali dovrebbero disporre di un piano di preparazione specifico che descriva i protocolli operativi qualora vengano individuati casi di COVID-19;
 
• delle informazioni mirate e/o una formazione ad hoc dovrebbero essere messe a disposizione di tutto il personale degli enti culturali per ridurre al minimo i rischi di contagio;
 
• la vaccinazione delle persone che lavorano in manifestazioni culturali andrebbe promossa per garantire la loro protezione e quella del pubblico;
 
• ai partecipanti può essere richiesta una certificazione di tampone negativo alla COVID-19 e/o di vaccinazione e/o di guarigione dalla COVID-19 per l'ammissione ad una manifestazione culturale; a seconda della circolazione locale delle varianti, questo requisito può essere esteso ai soggetti completamente vaccinati;
 
• gli enti dovrebbero garantire la disponibilità dei recapiti del pubblico ai fini del tracciamento dei contatti;
 
• predisporre misure di protezione mirate: mantenimento del distanziamento sociale ove possibile, strutture per lavarsi le mani pulite e accessibili, ventilazione adeguata e pulizia frequente delle superfici. L'uso di mascherine da parte dei partecipanti è un'importante misura aggiuntiva.
 
La riapertura delle sedi culturali dovrebbe essere accompagnata da una serie di azioni volte a garantire la ripresa sostenibile dell'intero settore. Le azioni a livello dell'UE completano quelle intraprese dagli Stati membri e dall'industria.
 
Margaritis Schinas, Vicepresidente per la Promozione del nostro stile di vita europeo, ha dichiarato: "La cultura ha aiutato la gente a far fronte alle conseguenze del lockdown e del distanziamento sociale. Ora sta a noi accompagnare il settore sulla strada della riapertura. Abbiamo bisogno di sforzi coordinati e su misura in tutta l'UE per consentire al mondo della cultura di riprendere le proprie attività in modo sicuro e graduale ed essere più preparata alle crisi future. Il settore culturale e creativo rappresenta una preziosa risorsa europea ed è importante per la ripresa sostenibile dell'Europa, per una maggiore resilienza della società europea e, più in generale, per il nostro stile di vita europeo."
 
E per Mariya Gabriel, Commissaria per l'Innovazione, la ricerca, la cultura, l'istruzione e i giovani: "Il settore culturale e creativo ha pagato un pesante tributo sin dall'inizio della pandemia di coronavirus. Allo stesso tempo, la crisi ha evidenziato la sua importanza per la nostra società e la nostra economia. Con l'aumento dei tassi di vaccinazione, vengono gradualmente allentate le restrizioni, anche nel settore della cultura. Gli orientamenti mirano a facilitare il coordinamento a livello dell'UE delle misure adottate dagli Stati membri. Contemporaneamente, la riapertura in sicurezza dei luoghi della cultura dovrebbe andare di pari passo con una serie di azioni volte a garantire la ripresa sostenibile e la resilienza dell'intero settore."

© RIPRODUZIONE RISERVATA