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Lunedì 05 LUGLIO 2021
Covid. A causa della variante Delta in UK crescono i nuovi casi e le ospedalizzazioni. Ma Johnson conferma la “riapertura” del paese a partire dal 19 luglio

Nell’ultima settimana si è registrato un incremento del 66,9% dei contagi. A questi, fortunatamente, non è corrisposto un aumento dei decessi, rimasto ancora basso e stabile rispetto alla settimana precedente, con anzi una lieve riduzione (-1,6%). Va invece monitorato con attenzione il numero dei ricoveri che, solo negli ultimi sette giorni, ha segnato un aumento del 24,2%. 

Nuovo campanello d’allarme nel Regno Unito dove. Nonostante la metà della popolazione abbia ormai già completato l’intero ciclo vaccinale, il diffondersi della variante delta, caratterizzata da una maggiore trasmissibilità, ha fatto registrare nell’ultima settimana un incremento del 66,9% dei contagi.
 
A questi, fortunatamente, non è corrisposto un aumento dei decessi, rimasto ancora basso e stabile rispetto alla settimana precedente, con anzi una lieve riduzione (-1,6%). Va invece monitorato con attenzione il numero dei ricoveri che, solo negli ultimi sette giorni, ha segnato un aumento del 24,2%. 
 


 
Eppure, nonostante questi dati, proprio oggi il premier inglese Boris Johnson in serata ha confermato il venir meno delle ultime misure restrittive a partire dal prossimo 19 luglio. Verrano quindi riaperti i locali notturni, allentate le limitazioni sugli eventi collettivi e poi stop all'uso obbligatorio della mascherina nei locali pubblici al chiuso e del distanziamento sociale. Il premier britannico ha precisato che la decisione ufficiale sulla data sarà presa il 12 luglio, ma si è detto fiducioso di poter escludere ulteriori rinvii dopo quello del 21 giugno malgrado l'aumento dei contagi causati dalla variante Delta grazie al contenimento dei vaccini su ricoveri e decessi.
 
Johnson ha inoltre parallelamente annunciato dal 19 luglio un alleggerimento degli obblighi d'isolamento per le persone vaccinate e la fine delle bolle d'isolamento nelle scuole. E verrà ridotto l'intervallo per la seconda dose vaccinale da 12 settimane a 8 per chi ha meno di 40 anni, in modo dare un'accelerazione alla campagna vaccinale e far completare entro metà settembre l'intero ciclo vaccinale a tutti gli adulti che ne abbiano fatto richiesta.

  
G.R.

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