quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Lunedì 05 LUGLIO 2021
Sardegna senza rianimazione pediatrica. Neonati trasportati d’urgenza con voli militari. Opi Carbonia-Iglesias scrive alla Regione e al Ministero

Gli ultimi due casi risalgono al 3 luglio e ad oggi. Due neonati di poche ore di vita sono stati trasferiti da Cagliari all’Irccs San Donato di San Donato Milanese e al Bambino Gesù di Roma. Una corsa contro il tempo resa necessaria dall’assenza, su tutto il territorio sardo, di una Rianimazione pediatrica. L’Ordine infermieristico scrive alle Istituzioni regionali, alla Prefettura e ai ministeri della Difesa e Salute: “Va posta fine alla ‘lotteria’ dei voli d’emergenza, che stanno diventando di ‘routine’”. LA LETTERA

In tutto il territorio sardo manca una struttura sanitaria dedicata alla rianimazione per i neonati e i bambini. E così “non sono infrequenti i trasporti urgenti dalla Sardegna al Continente per poter intervenire d’urgenza sui neonati in pericolo di vita, e non sono poche le corse contro il tempo che si contano ad oggi per salvare la vita ai piccoli pazienti”. A chiedere con forza l’attivazione di un servizio di Rianimazione pediatrica è Graziano Lebiu, presidente dell'Ordine delle professioni infermieristiche (OPI) del Sulcis Iglesiente, che ha scritto all’Assessore regionale alla Sanità, al Commissario straordinario ATS, al Commissario Areus, alla prefettura di Cagliari, ai ministeri della Difesa e della Salute chiedendo che vengano trovati “tempi e spazi per ragionare tutti insieme sull’istituzione della Rianimazione Pediatrica”.

Lebiu scrive dopo l’ennesimo episodio
, il 3 luglio scorso, in cui, grazie ad un volo sanitario di emergenza attivato su richiesta della Prefettura di Cagliari, con un Falcon 50 del 31° Stormo, una neonata di pochissime ore in grave pericolo di vita è stata trasportata da Cagliari-Elmas a Milano Linate. Qui l’aereo militare è atterrato poco dopo le 20:00 e la piccola paziente è stata portata all' IRCCS del Policlinico San Donato di San Donato Milanese (Milano).

Ma nella mattinata di oggi si apprende di un ulteriore caso sullo scalo militare di Ciampino. Sempre un aereo Falcon 50 del 31esimo Stormo dell'Aeronautica militare, ha trasportato un neonato di pochissime ore di vita dall’Auo di Cagliari all'ospedale pediatrico "Bambino Gesù" di Roma.

“Riteniamo – spiega il presidente OPI al nostro giornale - che sia giunto il momento di condividere le preoccupazioni, non possiamo più permetterci che il SSR non garantisca agli utenti in età pediatrica l’assistenza in area di Anestesia, Rianimazione e Terapia Intensiva, investendo nei medici pediatri, nei rianimatori, nelle infermiere pediatriche, nei tecnici sanitari”.

“Occorre una soluzione strutturata e non d’urgenza nell’urgenza – sottolinea Lebiu -, ponendo una volta per tutte fine alla ‘lotteria’ di questi voli d’emergenza che stanno diventando di ‘routine’. Abbiamo professioni sanitarie di varie specializzazioni e competenti sui quali scommettere”.

Tra le prospettive della Riforma del SSR in questa XVI Legislatura dunque – conclude il presidente OPI -, auspichiamo e chiediamo che possano trovarsi i tempi e gli spazi per ragionare tutti insieme sull’istituzione del servizio di Rianimazione Pediatrica nel territorio, anche convocando gli Stati Generali della Pediatria per rafforzare il diritto degli utenti in età pediatrica e dei loro genitori”.
 
Elisabetta Caredda

© RIPRODUZIONE RISERVATA