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Martedì 06 LUGLIO 2021
Emilia Romagna. Direttore Assistenziale, per Opi, Tsrm-Pstrp e sindacati “un passo avanti per la crescita del Ssr”

In una nota congiunta il Coordinamento regionale degli Ordini degli infermieri, gli Ordini provinciali delle professioni tecniche sanitarie radiologia medica e delle professioni tecniche, sanitarie, riabilitazione, prevenzione e i sindacati Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl esprimono soddisfazione per l’istituzione di questa nuova figura nelle direzioni strategiche. “Migliorerà la qualità dell’offerta sanitaria attraverso un risposta individuale che avvicinerà la salute e la sanità alle persone”.

“Una rivoluzione positiva”. È con questa la frase che, in una nota congiunta, il Coordinamento regionale degli Ordini degli infermieri, gli Ordini provinciali delle professioni tecniche sanitarie radiologia medica e delle professioni tecniche, sanitarie, riabilitazione, prevenzione e i sindacati Fp Cgil – Cisl Fp – Uil Fpl definiscono la proposta dell’assessore alle politiche per la salute dell’Emilia Romagna, Raffaele Donini, di rimodulare l’assetto delle direzioni strategiche delle aziende dell’Emilia Romagna inserendo una quarta figura che affianca il direttore generale, il direttore sanitario e quello amministrativo, cioè quella del direttore assistenziale.

In sostanza si tratta dell’ingresso delle professioni sanitarie nell’area strategica delle scelte aziendali, in quanto il direttore assistenziale sarà un dirigente afferente ad una delle quattro aree delle professioni sanitarie, quella infermieristico-ostetrica, quella tecnica, quella della riabilitazione e quella della prevenzione.

“Una promozione strameritata - per Opi, Tsrm-Pstrp e sindacati - guadagnata sul campo da tempo, per il grande contributo e per il grande valore che da sempre i professionisti garantiscono per dare garanzia ai percorsi assistenziali di presa in carico delle persone che si rivolgono al nostro servizio sanitario regionale”.

Il paziente, la persona, si evidenzia nella nota, “è un insieme complesso e non è mai riconducibile ad una patologia fine a se stessa e di conseguenza non è la sola somma degli interventi diagnostici e terapeutici che garantiscono una risposta sanitaria di alto livello ma piuttosto il loro insieme coordinato ed organizzato, partendo dalle necessità delle persone, in un percorso assistenziale definito”.

Per Opi, Tsrm-Pstrp e sindacati l’introduzione del Direttore assistenziale sarà quindi una rivoluzione “destinata a migliorare la qualità dell’offerta sanitaria in un’ottica di miglioramento della risposta individuale che senza ombra di dubbio avvicinerà la salute e la sanità alle persone. Attendiamo fiduciosi la deliberazione regionale e l’apertura dell’iter legislativo certi di poter dare il nostro contributo per dare il via a questa rivoluzione”.

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