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Lunedì 02 LUGLIO 2012
Roma. Ospedale Cristo Re. Arriva il "salvataggio" con Miraglia

Garanzie a favore dei dipendenti, dei creditori, della Asl e della Regione Lazio. No alla mobilità, stipendi garantiti, mantenimento dei livelli occupazionali. Questi gli obiettivi dichiarati dall'istituto che ha presentato ricorso di concordato preventivo. Il partner sarà il gruppo Giomi, di Emmanuel Miraglia.

L'Ospedale Cristo Re guarda al futuro, con l’auspicio di riuscire a chiudere, per sempre, l'era di incertezza che ha caratterizzato il perdurante stato di crisi. La notizia del concordato è stata diffusa in serata con una nota dell'istituto che sottolinea come "il Concordato preventivo, se approvato, porterà alla salvaguardia dell’Azienda Ospedaliera, ne avvierà la riorganizzazione e il rilancio operativo, con la conseguente piena tutela dei dipendenti e collaboratori, anzitutto in termini di conservazione del posto di lavoro. Il piano di risanamento e rilancio, in linea con il percorso di razionalizzazione intrapreso e realizzato grazie al supporto della  Regione Lazio nel corso degli ultimi due anni, prevede  interventi di ammodernamento  e di aggiornamento tecnologico, in un quadro di valorizzazione della forte vocazione femminile della struttura".
 
"La crisi economico-finanziariaria dell’Ospedale - prosegue la nota - determinata dalle profonde difficoltà dell’intero  sistema sanitario, rende necessario l’intervento di un gruppo, attivo nel settore, economicamente e finanziariamente forte. All’esito di una selezione tra imprese sanitarie con le caratteristiche suddette, è stata individuata la Giomi S.p.A. come partner con cui affrontare le difficoltà attuali e auspicabilmente superarle, mediante il procedimento concordatario".

Il Gruppo GIOMI, presieduto da Emmanuel Miraglia (già alla guida dell'Aiop per diversi anni), attivo da decenni, concentra nella Regione Lazio la maggioranza delle proprie strutture, delle quali la principale nel comune di Latina, pur essendo presente, come realtà nazionale, in numerose altre Regioni (Toscana, Veneto, Calabria, Sicilia e Puglia). Il Gruppo opera nel Lazio nei comuni di Roma, Viterbo, Civitavecchia , Latina e Pomezia. Da sempre vicino alle esigenze e ai valori del mondo cattolico, intende perseguire la missione della Congregazione religiosa proprietaria dell’Ospedale, che punta non soltanto alla diagnosi e cura della malattia, ma alla costruzione di un rapporto diretto e privilegiato con la persona del paziente ed i suoi familiari.
 
"Il Cristo Re - sottolinea la nota - chiederà alla Regione di mantenere lo status di "Ospedale Classificato", con ogni conseguenza in termini di presenza nell’ambito del SSN. L'ispirazione e la vocazione dell'Ospedale, verranno preservate da un “Comitato per la custodia della missione dell’Ospedale”, composto da membri di elevato standing di provenienza anche dal mondo religioso".
"Umanizzazione, accoglienza e rapporto di fratellanza con i pazienti e le loro famiglie, segni distintivi sempre garantiti dal personale e dai collaboratori della struttura, continueranno dunque a caratterizzare - conclude la nota - l’Ospedale divenuto negli anni, proprio per gli accennati valori di cui è portatore, un punto di riferimento per la popolazione di Roma e della Provincia".

 

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