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Mercoledì 21 LUGLIO 2021
Covid. Nella UE mortalità in diminuzione da maggio. Ma ora si teme la “quarta ondata”

Eurostat ha aggiornato le proprie rilevazioni sulla mortalità in eccesso nel periodo della pandemia segnalando un calo nella crescita rispetto al picco di aprile e prima ancora a quello del novembre 2020. In Italia i picchi di mortalità in eccesso si sono registrati nel marzo 2020 con un +49,6 rispetto al + 13,7 della UE, a novembre 2020 con un + 51,6 rispetto al + 40 della UE, mentre a maggio di quest’anno l’eccesso di mortalità è stato di 5,2 rispetto al 9,4 della UE.

Secondo gli ultimi dati di Eurostat, nel maggio del 2021, la mortalità in eccesso, vale a dire il numero di decessi per tutte le cause misurato durante una crisi, superiore a quello che potrebbe essere osservato in condizioni "normali", nella UE ha iniziato a diminuire (+ 9%), a seguito di un recente picco a aprile 2021 (+ 20%) e dopo il più + 40% nel mese di novembre 2020 (rispetto alle medie degli stessi mesi nel 2016 – 2019).
 
Ha continuato a variare tra gli Stati membri dell'UE: da -1% in Portogallo a +26% in Grecia e Polonia nel maggio 2021.
 
Nel 2020 l'UE ha sperimentato due cicli di mortalità eccessiva: il primo tra marzo e maggio 2020 (con un picco di +25% ad aprile), poi uno più lungo tra agosto 2020 e fine anno (con un picco di + 40% a novembre).
 

 
In Italia i picchi di mortalità in eccesso si sono registrati nel marzo 2020 con un +49,6 rispetto al + 13,7 della UE, a novembre 2020 con un + 51,6 rispetto al + 40 della UE, mentre a maggio di quest’anno l’eccesso di mortalità è stato di 5,2 rispetto al 9,4 della UE.
 

 
Questo fino a maggio, ora si attendono le nuove valutazioni su queste ultime settimane caratterizzate dall’impatto della variante Delta per capire se, al di là della crescita già registrata nel numero delle nuove infezioni, vi sarà anche una impennata significativa di decessi.

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