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Giovedì 16 SETTEMBRE 2021
Sospensioni infermieri non vaccinati. Giannoni (Nursind): “Assunzioni bloccate, rischio stop servizi negli ospedali”

“La Regione non comprende la gravità della situazione, mancano le sostituzioni e il problema è destinato a crescere” ha spiegato il coordinatore regionale Nursind Toscana commentando le sospensioni del personale ospedaliero che risulta non vaccinato. Giannoni invita la Regione a sbloccare subito le assunzioni a tempo indeterminato

“Siamo a un passo dalla chiusura dei servizi negli ospedali, a causa della mancanza del personale: la Regione non comprende la gravità della situazione, è necessario subito sbloccare le assunzioni a tempo indeterminato”.
A lanciare l’allarme è Giampaolo Giannoni, coordinatore regionale Nursind Toscana, sindacato autonomo degli infermieri. A preoccupare sono le sospensioni del personale ospedaliero che risulta non vaccinato.
 
“La situazione è destinata a peggiorare – dichiara Giannoni – in quanto solo alcuni Ordini, come quello di Firenze, hanno iniziato a sospendere gli infermieri non vaccinati. Quando si attiveranno tutti ci troveremo in forte difficoltà. Inoltre le sospensioni investiranno presto anche gli operatori sociosanitari, creando un’ulteriore e pesante lacuna. Mancano le sostituzioni – prosegue – perché la carenza di organico è strutturale nel Sistema Sanitario Regionale. La graduatoria Estar per le assunzioni a tempo indeterminato è bloccata, la Regione continua a non autorizzare le richieste delle Aziende sanitarie. Stiamo andando avanti con contratti interinali e a tempo determinato, ma sembra che la Regione non sia intenzionata neanche a finanziare nuovamente questi contratti”.
 
“A questo si aggiungono gestioni inadeguate del personale in servizio. C’è il concreto rischio di chiudere i servizi”, mette in guardia Giannoni.
 
“La Regione sta sottovalutando la situazione: se le Aziende continueranno a gravare sulle spalle dello stesso personale, provato da tutto il peso di questa lunghissima emergenza, come sindacato siamo pronti alla mobilitazione”, conclude il coordinatore di Nursind Toscana.
 

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