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Mercoledì 22 SETTEMBRE 2021
Crisi dei Pronto soccorso. Asl Toscana Sud Est: “Non ci sono più medici da poter assumere”

L’Azienda sanitaria risponde al consigliere comunale di Arezzo, Roberto Bardelli, e interviene sulla carenza di medici nei pronto soccorso. “Si conta sui prossimi specializzandi del terzo anno, ma al momento nei concorsi, banditi anche recentemente da Estar, il numero dei candidati è stato di gran lunga inferiore rispetto ai posti disponibili”.

Botta e risposta tra il consigliere comunale di Arezzo, Roberto Bardelli (Gruppo Misto) e la Asl Toscana Sud Est sulla crisi dei pronto soccorso. Denunciando una situazione ormai grave, il consigliere accusa i dirigenti della Asl e i vertici della sanità regionale di restare fermi invece di mettere in campo le necessarie soluzioni. Ma per la Asl la situazione è molto diversa da come viene raccontata.

“Il problema del pronto soccorso non è un “fiume carsico” come scrive il consigliere  comunale di Arezzo, Bardelli - replica la Asl in una nota - , ma un tema chiaro e limpido. Almeno per la Asl Tse. E la sintesi è questa: non ci sono medici di emergenza e urgenza da poter assumere. Si conta sui prossimi specializzandi del terzo anno ma nei concorsi, banditi anche recentemente da Estar, il numero dei candidati è stato di gran lunga inferiore rispetto ai posti disponibili”.

L’Asl Toscana Sud Est spiega di avere attivato, "in una logica di sinergia e collaborazione, le disponibilità dei medici di altri reparti del San Donato per dare risposte ai codici minori, concentrando le attività dei medici del pronto soccorso su quelli maggiori.
Come ha ricordato anche il Direttore del DEU, Massimo Mandò, tutti gli operatori del pronto soccorso stanno rispondendo non solo con la massima professionalità ma anche con la massima disponibilità possibile”.

Ma resa il fatto che “le nuove assunzioni – come richiesto dal consigliere comunale, non sono oggi possibili per la insormontabile ragione che non ci sono medici di emergenza e urgenza disponibili a farsi assumere o, quanto meno, a partecipare ai concorsi in quantità tale da coprire le necessità dei pronto soccorso”, conclude la Asl.

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