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Lunedì 09 LUGLIO 2012
Spending review. Domani farmacisti in protesta a Montecitorio

A lanciare l’iniziativa è Federfarma, che domani si riunirà in Assemblea per valutare ulteriori iniziative a difesa del servizio farmaceutico. “Le nuove misure aggraveranno la situazione economica delle farmacie, già fortemente compromessa a seguito dei continui tagli operati in questi anni”.

Farmacisti chiamati a raccolta per protestare contro le misure sulla farmaceutica contenute nel decreto-legge sulla spending review, “inique e insostenibili per le farmacie”. A lanciare l’iniziativa, domani in piazza Montecitorio alle ore 14.30, è Federfarma, che nella giornata di domani si riunirà anche in Assemblea per valutare tutte le iniziative da assumere per salvaguardare il servizio farmaceutico.

“Le nuove misure aggraveranno la situazione economica delle farmacie, già fortemente compromessa a seguito dei continui tagli operati in questi anni. La redditività sui medicinali forniti ai cittadini in regime di Ssn è già oggi praticamente a zero. Necessariamente ci saranno anche risvolti negativi sull’occupazione con la riduzione stimata in circa 20.000 posti di lavoro”, ha affermato Annarosa Racca presidente di Federfarma. Spiegando che, nel caso della farmacia, la spending review tradisce gravemente la sua finalità originaria e procede “senza alcuna logica e in maniera iniqua”.

In pratica, secondo Federfarma, il provvedimento nato per tagliare gli sprechi della spesa pubblica nei fatti “taglia invece la spesa farmaceutica territoriale – quella cioè sotto controllo, monitorata e in continua riduzione da anni – mentre premia con un innalzamento del tetto la spesa per i farmaci erogati dalle strutture pubbliche, quella spesa cioè di cui la stessa Corte dei Conti ha dettagliatamente illustrato gli enormi sprechi”.

“Le Regioni – osserva Federfarma -, a seguito del taglio al Fondo sanitario nazionale, non potranno che ridurre i livelli essenziali di assistenza farmaceutica e questo comporterà inevitabilmente per il cittadino quote di partecipazione più elevate e un numero inferiore di farmaci forniti gratuitamente dal Ssn. La spending review non era nata con questo spirito”.
 

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