quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Lunedì 25 OTTOBRE 2021
Antinfluenzale in farmacia. Snami contro l’accordo: “Invasione di campo illegittima”

Dopo lo Smi anche il sindacato autonomo boccia il protocollo d’intesa sottoscritto da Governo, Regioni e farmacie. “Vogliamo solo tutelare la professionalità di migliaia di medici di medicina generale che si vedono quasi messi in disparte ed anche tutelare i pazienti dal punto di vista della sicurezza”.

Per il sindacato autonomo l’accordo stato-farmacie per le vaccinazioni antiinfluenzali 2021-22 farebbe parte di un “costante e progressivo depotenziamento delle prerogative assistenziali dei medici di medicina generale che sono un presidio fondamentale sui territori”.
 
“Come sindacato -  dice Angelo Testa, presidente nazionale Snami - ci opponiamo a scelte in favore delle farmacie, dove ormai è possibile fare i vaccini anti-Covid e adesso anche quelli antinfluenzali. Vogliamo solo tutelare la professionalità di migliaia di medici di medicina generale che si vedono quasi messi in disparte ed anche tutelare i pazienti dal punto di vista della sicurezza. E’ come se chiedessimo Noi nei nostri studi di poter dispensare direttamente i farmaci del Servizio sanitario nazionale. Si sta ponendo in essere di fatto una tendenza di un’assistenza sanitaria al ribasso, che vede la professionalità dei medici di Medicina Generale messa quasi alla berlina da scelte istituzionali e di parte, miopi e prive dei necessari supporti scientifici e medici”.
 
“Un altro aspetto da considerare - aggiunge Salvatore Cauchi, addetto stampa nazionale Snami - è quello della sicurezza dell’inoculazione del vaccino in farmacia. Un semplice corso on line abilita un farmacista ad effettuare un atto medico nei confronti di un paziente? Il farmacista è in grado di fare l’anamnesi su ciò che riferisce il paziente ed è in grado di intervenire operativamente per un semplice malore dello stesso o per una reazione avversa importante?”.
 
“E’ evidente - conclude Angelo Testa - come il farmacista abbia un altro ruolo e faccia un altro mestiere e come accordi tra le parti di qualsiasi genere, per l’interesse di chi e nei confronti di chi non ci interessa, che palesemente violino il principio delle competenze e dei ruoli ed espongano il cittadino a dei rischi potenzialmente gravi, siano del tutto illegittimi”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA