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Venerdì 29 OTTOBRE 2021
G20 Salute & Finanza. Nasce la Task force globale per contrasto a pandemie. Obiettivo: vaccinare contro il 70% della popolazione mondiale entro metà 2022

Oggi confronto tra i Ministri di Salute e Finanze dei 20 ‘grandi’ della terra. Ribadito l’impegno di vaccinare contro il Covid il 40% della popolazione mondiale entro l’anno e il 70% entro la metà del prossimo. Speranza: “La salute non può essere più considerata un costo e questo è il messaggio che vogliamo da qui lanciare”. La task force è inizialmente presieduta congiuntamente dalle presidenze del G20 2021 (Italia) e 2022 (Indonesia). Riferirà a i ministri della salute e delle finanze all'inizio del 2022 e saranno assistiti da un segretariato ospitato presso l'OMS, con il sostegno della Banca Mondiale.  IL COMMUNIQUÉ

Una task force Finanze-Salute per promuovere il dialogo e la cooperazione globale sui problemi della preparazione e risposta alle pandemie. È questa una delle principali iniziative contenuta nel comunicato finale del G20 dei ministri delle Finanze e della Salute che si è tenuto oggi a Roma. “Per assicurare inclusività, rappresentanza e copertura geografica, la task force prenderà in considerazione l'inclusione di membri addizionali non rappresentati nel G20, istituzioni regionali e istituzioni internazionali”.
 
La task force è inizialmente presieduta congiuntamente dalle presidenze del G20 2021 (Italia) e 2022 (Indonesia). Riferirà a i ministri della salute e delle finanze all'inizio del 2022 e saranno assistiti da un segretariato ospitato presso l'OMS, con il sostegno della Banca Mondiale. Il segretariato si avvarrà delle competenze del G20 l'appartenenza e gli OI pertinenti e le istituzioni finanziarie internazionali.
 
Il ministro della Salute Roberto Speranza ha spiegato che “c'è stato un impegno forte e congiunto per rafforzare gli investimenti in ambito sanitario e per i servizi sanitari dei vari Paesi. La salute - ha detto - non può essere più considerata un costo e questo è il messaggio che vogliamo da qui lanciare”.
 

 
 
Nel communiqué finale si è poi ribadito l’impegno a “garantire un tempestivo ed equo accesso a vaccini, terapie, diagnostica e personale sicuri, economici, di qualità ed efficaci dispositivi di protezione, in particolare nei paesi a basso e medio reddito (LMIC)”. E in questo senso è stato confermato l’obiettivo “di vaccinare almeno il 40% della popolazione in tutti i paesi da parte del fine del 2021 e il 70% entro la metà del 2022, come raccomandato dall'Organizzazione mondiale della sanità (OMS)”.
 
Per raggiungere il target il G20 ha deciso che saranno adottate “misure per contribuire ad aumentare la fornitura di vaccini e prodotti nei paesi in via di sviluppo” anche attraverso hub volontari di trasferimento tecnologico in varie regioni, come mRNA Hub di nuova costituzione in Sud Africa, Brasile e Argentina, e attraverso la produzione congiunta e modalità di trattamento.
 
“La pandemia di COVID-19 – si legge ancora - continua ad avere profondi impatti in tutto il mondo. La grave mortalità, la morbilità e l'ospedalizzazione dei pazienti affetti hanno chiaramente rivelato debolezze nella pandemia prevenzione, preparazione e risposta (PPR), sistemi e servizi sanitari, informazione e formazione scolastica. Allo stesso tempo, la pandemia ha messo a dura prova l'economia globale. Economico la ripresa rimane molto divergente tra e all'interno dei paesi, colpendo più gravemente i paesi emergenti e in via di sviluppo, e le popolazioni in situazioni di vulnerabilità, comprese le più povere famiglie, donne e ragazze, persone con disabilità, anziani e bambini. La pandemia ha mostrato carenze significative nella capacità del mondo di coordinare la risposta sanitaria globale”.
 

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