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Martedì 02 NOVEMBRE 2021
Covid. Pronto il nuovo protocollo per la gestione dei contagi a scuola. Tra test e quarantena, ecco cosa accadrà in caso di positivi in classe

La didattica a distanza scatterà in caso di almeno tre positivi in classe per chi è vaccinato, e dal secondo caso di positività per i non vaccinati. Le nuove regole valide per i servizi educativi dell'infanzia oltre che per le scuole primarie e secondarie, secondo quanto anticipato oggi dal sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, dovrebbero essere approvate al massimo entro la giornata di domani. LA BOZZA

Pronta la nuova bozza con le "Indicazioni per l’individuazione e la gestione dei contatti di casi di infezione da Sars-CoV-2 in ambito scolastico". Coma anticipato dal sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, il testo dovrebbe essere approvato entro la giornata di domani: "L’elemento chiave è che scatterà la didattica a distanza solo in caso di tre persone positive in una classe, la quarantena automatica dopo un solo caso non scatta più".
 
Nel testo si prevede che, in casi casi eccezionali legati all’urgenza, a disporre la sospensione delle lezioni per una classe dove è stato individuato un caso positivo potra essere anche gli stessi dirigenti scolastici, non solo le autorità sanitarie. "Nel caso in cui le autorità sanitarie siano impossibilitate ad intervenire tempestivamente o comunque secondo la organizzazione di regione/Pa o Asl, il dirigente scolastico venuto a conoscenza di un caso confermato nella propria scuola è da considerarsi quindi autorizzato, in via eccezionale ed urgente, a sospendere temporaneamente le attività didattiche nella classe/sezione/gruppo e a trasmettere l’avvio delle misure previste dal presente protocollo, sia per i bambini/alunni che per gli insegnanti che sono stati a contatto con un caso Covid-19 confermato (nelle 48 ore precedenti l’insorgenza dei sintomi o all’esecuzione del test diagnostico se asintomatico), in attesa della formalizzazione da parte del Ddp", si legge.
 
Per i servizi educativi per l'infanzia, in caso di alunno positivo, i bambini dovranno stare in quarantena tutti per 10 giorni, ed effettuare un test al termine. Educatori, insegnanti e altri operatori scolastici che hanno svolto attività in presenza nel gruppo del positivo rispetteranno una quarantena che va da 7 a 10 giorni se si è vaccinati (nel primo caso) o no. Altre sezioni della scuola non dovranno fare niente. Nel caso in cui a risultare positivo sia invece un educatore o un operatore, gli alunni dovranno sempre stare in quarantena per 10 giorni, mentre gli educatori, se vaccinati o negativizzati nei sei mesi precedenti, non dovranno rispettare quarantena, ma solo sottoporsi ad un test, da ripetere dopo 4-5 giorni. 
 
Se invece non sono vaccinati né hanno mai contratto il Covid, dovranno rispettare la quarantena e, prima di rientrare dopo 10 giorni, sottoporsi ad un tampone. Gli altri operatori scolastici che hanno svolto attività interrelate al gruppo del positivo, o altre sezioni o gruppi della stessa scuola, non dovranno fare niente, purché siano state rispettate le norme anti contagio. 
 
Nelle scuole primarie e secondarie, nel caso in cui uno studente risulti positivo, gli alunni che hanno frequentato la stessa classe sono sottoposti a tampone: se negativi, possono restare in classe, ripetendo il tampone a distanza di 4-5 giorni. In caso di un’ulteriore positività, gli alunni vaccinati o negativizzati negli ultimi sei mesi saranno sorvegliati con i test, gli altri dovranno andare in quarantena. Se si trovano altri due casi positivi oltre al primo, scatta la quarantena per tutta la classe.
 
I docenti che hanno svolto attività nella stessa classe del positivo, e sono vaccinati, sono sottoposti a tampone, possono rientrare a scuola subito se negativi; se non vaccinati o negativizzati negli ultimi sei mesi, andranno in quarantena. Per i primi il tampone si ripete dopo 4-5 giorni, per gli altri dopo dieci. Se dai test emerge un altro positivo, i vaccinati saranno monitorati con i tamponi, gli altri andranno in quarantena. Scatta anche qui la quarantena per tutta la classe se c’è un terzo caso. Gli altri operatori scolastici che hanno svolto attività nella classe del positivo, vengono semplicemente tenuti sotto controllo con un tampone, da ripetere dopo 4-5 giorni. Mentre le altre classi non sono interessate dalla procedura.
 
Sempre nelle scuola primarie e secondarie, in caso di docente positivo, gli alunni della sua classe dovranno essere sottoposti a tampone, e potranno restare in classe se negativi, ripetendolo dopo 4-5 giorni. Se dovesse emergere un ulteriore caso positivo, si attua la differenziazione tra vaccinati e non (i vaccinati potranno rimanere, monitorati; i non vaccinati dovranno andare in quarantena).
 
Gli insegnanti che hanno svolto attività in compresenza con l’insegnante o operatore scolastico positivo, dovranno essere sottoposti a test e potranno rientrare se negativi; se non vaccinati o negativizzati negli ultimi sei mesi, dovranno invece rispettare la quarantena e ripetere il test dopo 10 giorni, invece che dopo 4-5 come i vaccinati. Anche qui, in caso di due positivi, i vaccinati dovranno sottoporsi allo screening, i non vaccinati andranno subito in quarantena. 
 
Lo stop delle lezioni è previsto solo se ci sono tre casi.

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