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Mercoledì 10 NOVEMBRE 2021
Anci alle Istituzioni: “Educare i cittadini a considerare la salute un bene comune primario”

Lettera aperta dell’Associazione dei Comuni alle Istituzioni: “Riteniamo oggi essenziale promuovere un patto tra governo, parlamento, regioni e province, sindaci, scuola e università, aziende sanitarie, enti di formazione e ricerca, società scientifiche, associazioni pazienti e di cittadinanza, mondo dello sport per assicurare un alto livello di alfabetizzazione e di accessibilità all’informazione sanitaria”. LA LETTERA

Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta dell’Associazione dei comuni e sottoscritta anche da numerosi stakeholder del mondo sanitario per sensibilizzare le Istituzioni sui temi della sostenibilità̀ sociale, ambientale ed economica delle città.
 
Entro il 2050 quasi due terzi della popolazione mondiale vivrà nelle città, secondo la stima contenuta nel World Urbanization Prospects dell’OMS. Oggi le città occupano solo il 2% della superficie terrestre del Pianeta, ma ospitano già̀ più̀ della metà della popolazione mondiale e generano oltre l’80% di tutta la produzione economica.
 
A governi, decisori politici, sindaci, accademici ed esperti finalizzata spetta la sfida più impegnativa: la sostenibilità̀ sociale, ambientale ed economica delle città del futuro e, come evidenziato dalle conclusioni del Global Health Forum e dell’Health Ministers' Meeting, realizzati durante il G20 a presidenza italiana, è prioritario promuovere politiche pubbliche che abbiano come obiettivo il concetto olistico di One Health, che racchiude in sé la salute umana, animale e ambientale come determinanti della nostra salute e del nostro benessere. La pandemia da COVID-19 ha accelerato ed enfatizzato le emergenze esistenti in termini di sostenibilità e Salute Pubblica, con particolare riferimento alle ̀ istanze di carattere sociale, ambientale e digitale, comportando un riequilibrio dell'economia urbana.
 
Altresì ha evidenziato quanto sia importante comunicare, informare, alfabetizzare ed educare alla salute e ai suoi determinanti, affinché la cultura scientifica sia percepita come un valore. Riteniamo oggi essenziale promuovere un patto tra governo, parlamento, regioni e province, sindaci, scuola e università, aziende sanitarie, enti di formazione e ricerca, società scientifiche, associazioni pazienti e di cittadinanza, mondo dello sport per assicurare un alto livello di alfabetizzazione e di accessibilità all’informazione sanitaria, in tutti i programmi scolastici, con particolare riferimento alla prevenzione e ai rischi per la salute nel contesto urbano.
 
L’alfabetizzazione sanitaria (Health Literacy) è "la capacità di ottenere, elaborare e capire informazioni sanitarie di base e accedere a servizi necessari per effettuare scelte consapevoli". Si tratta di uno strumento fondamentale per incrementare nei cittadini una corretta e responsabile conoscenza delle innovazioni scientifiche, dei potenziali benefici e delle ricadute nella vita sia di ciascun individuo sia della collettività.
 
Tuttavia, non tutti i cittadini accedono allo stesso livello di alfabetizzazione sanitaria, generando disuguaglianze informative. Per questa ragione, promuovere l’educazione sanitaria nei luoghi di lavoro e di formazione, nei luoghi di vita delle nostre città e, in special modo, nei contesti di fragilità culturale, sociale ed economica, permette di avere cittadini più consapevoli e attivi. Numerosi studi evidenziano come un’educazione alla salute sviluppata nelle scuole risulti capace di ridurre la prevalenza di comportamenti rischiosi per la salute stessa dei giovani. La scuola, più di qualsiasi altra istituzione, può aiutare a vivere in modo sano, contribuendo a far acquisire le conoscenze e le competenze critiche necessarie a evitare comportamenti rischiosi (disturbi alimentari, attività fisica inadeguata, disinformazione o incapacità di valutazione critica).
 
Per questo riteniamo opportuno che oggi sia necessario:
• promuovere l’uguaglianza attraverso percorsi di alfabetizzazione sanitaria nelle scuole e nelle università, grazie ai quali gli studenti diventino primi agenti sociali di nuovi comportamenti, responsabili nei confronti di tutte le generazioni;
• diffondere in modo capillare buone pratiche per la promozione della salute nei luoghi di lavoro e in tutta la comunità rafforzando un sistema di incentivazione rivolto alle comunità locali così come alle imprese socialmente responsabili affinché investano in educazione sanitaria e prevenzione;
• creare percorsi formativi dedicati e reti di operatori sanitari e associazioni di pazienti, a livello regionale o locale, in grado di valutare il grado di comprensione del cittadino ed esprimersi di conseguenza con linguaggio compatibile ed efficace, nel rispetto della diversità culturale;
• permettere ai cittadini, ai pazienti e alle loro associazioni di comunicare agevolmente e tempestivamente con il sistema sanitario, potendo trovare, comprendere e valutare le informazioni di volta in volta più appropriate per soddisfare i propri bisogni assistenziali, anche attraverso lo sfruttamento delle potenzialità offerte dalle tecnologie digitali;
• consolidare la collaborazione tra mondo sanitario, dell’istruzione e delle comunità locali, implementando misure per la sorveglianza dei dati digitali e contromisure per la disinformazione; • promuovere l’attività sportiva nelle scuole e nel territorio, come bene comune in grado di migliorare il benessere psicofisico individuale e collettivo. Educazione, alfabetizzazione, informazione, comunicazione devono essere alla base dell’impegno politico e guidare il cambiamento nelle nostre citta rendendole più sane, ̀ autentiche città del benessere, in cui formare i cittadini a considerare la salute un bene comune primario.
 
Primi firmatari
Enzo Bianco, Presidente Consiglio Nazionale ANCI e Presidente C14+ Roberto Pella, Vicepresidente vicario ANCI e Presidente Intergruppo parlamentare “Qualità di vita nelle città” Andrea Lenzi, Presidente Health City Institute e Presidente Comitato Nazionale per la Biosicurezza, le Biotecnologie e le Scienze della Vita della Presidenza del Consiglio dei Ministri (CNBBSV) Stefano Capolongo Presidente Urban Public Health Section EUPHA Vito Cozzoli Presidente Sport e Salute S.p.A. Giuseppe De Rita Presidente Fondazione CENSIS Tiziana Frittelli Presidente Federsanità Giovanni Malagò Presidente CONI Anna Lisa Mandorino Segretario generale Cittadinanzattiva Walter Ricciardi Presidente WORLD FEDERATION OF PUBLIC HEALTH ASSOCIATIONS (WFPHA)
 
e
 
Andrea Abodi , Gianluca Aimaretti, Francesco Andreozzi, Luigi Angelini, Angelo Avogaro, Cristina Baggero, Cristiana Baggiore, Emanuela Baio, Giancarlo Balercia, Marco Baroni, Luca Busetto, Antonio Caretto, Michele Carruba, Annamaria Colao, Agostino Consoli, Lucio Corsaro, Alessandro Cosimi, Giuseppe Costa, Roberta Crialesi, Claudio Cricelli, Giovanni Crupi, Domenico Cucinotta, Stefano da Empoli, Daniela D'Alessandro, Luigi D'Ambrosio Lettieri, Maurizio Damilano, Lina Delle Monache, Giovanbattista De Sarro, Paolo Di Bartolo, Graziano Di Cianni, Angelo Diario, Lorenzo Maria Donini, Francesco Dotta, Katherine Esposito, Maria Pia Fantini, Giuseppe Fatati, Fabio Fava, Diego Ferone, Simona Frontoni, Antonio Gaudioso, Ezio Ghigo, Livio Gigliuto, Carlo Giorda, Carla Giordano, Lucio Gnessi, Luciano Grasso, Furio Honsel, Renato Lauro, Davide Lauro, Francesca Romana Lenzi, Frida Leonetti, Andrea Loviselli, Anna Lisa Mandorino ,Claudio Maffeis, Domenico Mannino, Giulio Marchesini, Eleonora Mazzoni, Gerardo Medea, Roberto Messina, Francesca Moccia, Lelio Morviducci, Antonio Nicolucci, Mario Occhiuto, Fabio Pagliara, Uberto Pagotto, Paola Pisanti, Francesco Purrello, Andrea Rebecchi, Gian Marco Revel, Elio Rosati, Maria Chiara Rossi, Paolo Sbraccia, Eleonora Selvi, Federico Serra, Roberta Siliquini, Alessandro Solipaca Federico Spandonaro, Chiara Spinato, Rita Stara, Angelo Tanese, Simona Tondelli, Enrico Torre, Ketty Vaccaro, Roberto Vettor.

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