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La rete assistenziale nelle Regioni italiani


16 MAG - Piemonte
La Regione rientra nella media nazionale. La supera nelle prestazioni specialistiche ambulatoriali di radioterapia e nell'Assistenza domiciliare integrata.
Valle d'Aosta
La modesta dimensione demografica della Regione e la co-gestione dei malati oncologici con un centro situato in Piemonte alterano i risultati. Tuttavia, per quanto concerne la rete assistenziale, la Regione appare dotata adeguatamente di posti letto di oncologia e anche di servizi di oncologia ospedaliera, mentre presenta una situazione di carenza per quanto riguarda la radioterapia, sia in termini di posti letto, sia di servizi ospedalieri di radioterapia, sia di prestazioni radioterapiche ambulatoriali. Minore della media la spesa per farmaci antineoplastici e immuno-modulatori. Ma queste carenza vanno probabilmente correlate all'accordo stipulato con il Centro piemontese e con la Rete oncologica di quella regione.
Regione Lombardia
La Regione risulta pienamente nella media nazionale relativamente all'assistenza ospedaliera, con una situazione superiore alla media nelle prestazioni territoriali e nei presidi per l'accompagnamento dei malati terminali
P.A. di Bolzano
La Provincia autonoma presenta una situazione particolare. Sia per quanto concerne la rete assistenziale (con l'eccezione dell'eccedenza di prestazioni ambulatoriali specialistiche di oncologia), sia per quanto riguarda le dotazioni strumentali di apparecchiature tecnologiche, la copertura assistenziale dei malati di tumore sembra insufficiente e resta molto al di sotto della situazione media nazionale
P.A. di Trento
Piuttosto atipica risulta anche la situazione della Provincia autonoma di Trento. Per quanto concerne la rete assistenziale, la carenza piuttosto marcata di posti letto di oncologia sembra compensata da un numero superiore alla media di Servizi di oncologia. Al contrario, a una buona dotazione di posti letto di radioterapia fa riscontro un numero di Servizi ospedalieri di radioterapia che si mantiene nella norma nazionale.
In tema di prestazioni specialistiche ambulatoriali, a un valore piuttosto basso di visite oncologiche, fa riscontro un numero di prestazioni radioterapiche leggermente superiore al dato medio nazionale. La scarsità di posti in hospice, risulta compensata da una attività di assistenza domiciliare integrata che eccede sensibilmente il valore medio dell'Italia.
Contenuta e al di sotto della media nazionale, la spesa per farmaci antineoplastici e immuno-modulatori.
Regione Veneto
La Regione risulta in linea con i valori medi nazionali.
Regione Friuli - Venezia Giulia
La Regione risulta in linea con i valori medi nazionali, salvo che per l'assistenza specialistica ambulatoriale di oncologia, rispetto alla quale la Regione si caratterizza per valori elevati.
Regione Liguria
La dotazione di posti letto di oncologia e connessi Servizi ospedalieri di oncologia, come pure le prestazioni ambulatoriali di radioterapia e i Servizi di radioterapia ospedaliera appaiono superiori alla media nazionale, compensando così la minor dotazione di posti letto per radioterapia.
Regione Emilia Romagna
La Regione presenta due sostanziali peculiarità: una notevole attenzione all'assistenza ai malati terminali (sia al loro domicilio (ADI), sia in hospice) e la rilevante contrazione della spesa territoriale per farmaci antineoplastici e immuno-modulatori. Quest’ultimo dato è probabilmente correlato alla preferenza della Regione per la distribuzione diretta dei farmaci ad alto costo, che verrebbero così a scomparire dal dato di spesa territoriale
Regione Toscana
I dati della Toscana ricalcano, con qualche compensazione in materia ospedaliera, i valori medi nazionali. L'unica consistente eccezione è rappresentata dal dato di spesa territoriale per farmaci oncologici. Valgono in questo caso le stesse osservazioni formulate sopra per la Regione Emilia Romagna.
Regione Umbria
La Regione presenta peculiarità nel modello organizzativo. Rispetto alla situazione nazionale sono notevoli le differenze per quanto concerne la dotazione di Servizi ospedalieri di oncologia e l'assistenza domiciliare integrata ai malati terminali, mentre per la spesa territoriale relativa ai farmaci oncologici sembra ripetersi la situazione delle Regioni Emilia Romagna e Toscana
Regione Marche
Per quanto riguarda la rete assistenziale, la Regione Marche presenta una dotazione di posti letto e di Servizi ospedalieri di oncologia e di Radioterapia sostanzialmente compensativi tra loro rispetto ai valori medi nazionali, una consistente attività ambulatoriale specialistica di oncologia e radioterapia, nonché una attenzione per l'assistenza domiciliare integrata. Fattori nei quali la Regione raggiunge livelli superiori a quelli della media delle altre Regioni.
In assonanza con le contigue Regioni Emilia Romagna, Toscana e Umbria, anche la Regione Marche spende meno della media nazionale per farmaci oncologici, probabilmente per effetto di un maggior ricorso alla distribuzione diretta dei farmaci ad alto costo.
Regione Lazio
Con l'unica eccezione di una modesta diminuzione di valori relativamente alle prestazioni specialistiche ambulatoriali oncologiche e all'ADI, la Regione Lazio documenta una situazione di dotazioni ed erogazioni in favore dei malati oncologici superiore alla s media delle altre Regioni. Particolarmente sensibile la maggiore spesa pro capite per i farmaci antineoplasitici e immuno-modulatori.
Regione Abruzzo
La situazione appare complessivamente equilibrata in forza di compensazioni tra eccedenze e carenze per quanto riguarda la dotazione di posti letto e di Servizi di oncologia e di radioterapia rispetto alla media del Paese. Anche per l'assistenza ai malati terminali si registra una compensazione tra la scarsità di posti di accoglienza in hospice e la attività di assistenza domiciliare integrata, in cui il dato della Regione è più elevato di quello medio nazionale. Inferiore a esso risulta invece il dato riferito all'attività specialistica ambulatoriale di oncologia
Regione Molise
La rete assistenziale è caratterizzata da tre fattori del tutto anomali rispetto alle medie nazionali: l'eccedenza di posti letto per la branca di oncologia, l'elevato numero di Servizi ospedalieri di oncologia e il numero elevato di prestazioni specialistiche ambulatoriali di radioterapia. Anche la spesa procapite per farmaci oncologici risulta superiore a quella media nazionale. I valori sopra la media nazionale in questo caso sono correlati alla presenza, nella Regione, di due strutture di valenza interregionale, che fungono da polo di attrazione per tutta l'area centro-meridionale.
Regione Campania
La Regione ha concentrato l'assistenza ai malati oncologici prevalentemente nelle strutture ospedaliere. In questo campo, infatti, i valori della Regione si allineano a quelli medi nazionali. 
A livello territoriale, invece, sia l'assistenza specialistica oncologica e radioterapica, sia l'assistenza ai malati terminali in hospice o al domicilio mediante l'assistenza domiciliare integrata, risultano carenti rispetto ai corrispettivi elementi della media delle altre Regioni.
In questo caso non si può parlare di fenomeni compensativi, perché i valori dell'assistenza ospedaliera non eccedono lo standard medio nazionale, ma si mantengono anzi al limite minimo delle dotazioni standard.
Regione Puglia
La Regione presenta una situazione di carenza rispetto alla media italiana. In questa Regione i malati di tumore hanno motivi oggettivi per sentirsi preoccupati e per temere una differenza di trattamento rispetto ai malati della maggior parte delle Regioni italiane. Gli ospedali della Puglia presentano infatti un indice di fuga superiore all'indice di attrazione: segno di una mobilità sanitaria di malati oncologici pugliesi che vanno a cercare altrove una copertura assistenziale più adeguata.
Regione Basilicata
A fronte di una relativa scarsità di dotazioni ospedaliere e di attività ambulatoriale specialistica di oncologia e di radioterapia, la Regione ecceda, invece, rispetto alla media nazionale, per quanto riguarda l'assistenza ai malati terminali in termini di posti in hospice e di assistenza domiciliare integrata.
Regione Calabria
La Regione ha una organizzazione della rete di assistenza ai malati di tumore carente in tutti i fattori rispetto alla media del Paese. Presenta una spesa abnorme per i farmaci antineoplastici e immuno-modulatori.
Non meraviglia se la Regione Calabria è quella con il più alto indice di fuga rispetto al pressoché nullo indice di attrazione per quanto concerne l'attività ospedaliera riferita alle patologie oncologiche.
Regione Sicilia
La situazione della rete assistenziale ai malati oncologici nella Regione Sicilia presenta una disponibilità di posti letto di oncologia superiore alla media nazionale, compensata da una minore intensità per quanto concerne le attività territoriali (prestazioni specialistiche ambulatoriali di oncologia e di radioterapia, posti in hospice e assistenza domiciliare integrata). Piuttosto alta la spesa procapite per farmaci oncologici.
Il quadro d'insieme fa propendere per una politica regionale di tipo ospedalocentrica.
Regione Sardegna
La situazione complessiva è molto vicina a quella media nazionale, sia per quanto concerne la rete assistenziale che le dotazioni di tecnologie. I valori divergenti relativi alle prestazioni specialistiche ambulatoriali sono di segno compensativo, perché a un’attività minore alla media per quanto riguarda le prestazioni di radioterapia fa riscontro una più intensa attività di visite specialistiche oncologiche. Buona anche l'attenzione ai malati terminali, con una dotazione di posti in hospice che è superiore alla media nazionale e un’assistenza domiciliare integrata di poco superiore al valore medio.
 
Fonte: Favo-Censis: II Rapporto sulla condizione assistenziale dei malati oncologici 

16 maggio 2010
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