Polosa (CoEHAR): “Promuovere soluzione meno dannose è nostro preciso dovere”
31 MAG - “In Italia, si contano 12 milioni di fumatori e tra questi molti sono soggetti affetti da patologie fumo-correlate. Le abitudini dei fumatori cambiano lentamente ed è per questo che è importante sottolineare che passare a prodotti alternativi, senza combustione, può ridurre morbidità e mortalità, oltre a migliorare la qualità di vita di milioni di persone”. Così il prof.
Riccardo Polosa – direttore del CoEHAR, il Centro di Ricerca per la Riduzione del Danno da Fumo dell'Università degli Studi di Catania.
“Rispetto al rischio di cancro al polmone – prosegue -, tema del No Tobacco Day 2019, non vi è alcun dubbio che i prodotti da svapo riducono questo rischio di diverse migliaia di volte, fino a 50.000 addirittura secondo alcuni recenti studi condotti proprio in Italia. Va ricordato, inoltre, che queste alternative a rischio ridotto risultano valide anche per i pazienti affetti da ipertensione arteriosa, diabete e schizofrenia. Promuovere soluzione meno dannose a chi non riesce a smettere è nostro preciso dovere. Solo i Paesi che hanno sposato politiche di prevenzione integrate con la promozione lungimirante di strategie finalizzate alla riduzione del danno da fumo - come Inghilterra, Nuova Zelanda e Islanda - hanno registrato davvero risultati sorprendenti nella storia della lotta al tabagismo”.
31 maggio 2019
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