Monchiero (Fiaso): “La Buonasanità frutto di quel che resta dell’aziendalizzazione”
06 DIC - “La raccolta sistematica delle best practice sanitarie è il contributo che come Aziende offriamo in questa fase così difficile del Paese per dimostrare con i fatti che è ancora possibile coniugare buona qualità dei servizi e sostenibilità economica". Così il presidente della Fiaso, Giovanni Monchiero, ha commentato la presentazione del primo Libro Bianco della Buona sanità. Un testo che, a suo dire, "è lì a dimostrare che questo obiettivo si più centrare solo puntando sulla aziendalizzazione del sistema del quale le esperienze selezionate sono il frutto diretto, nonostante le tendenze neo-centralistiche da anni in atto”.
A individuare una base comune alla best practices valutate è stato il vice Presidente di Fiaso, Valerio Fabio Alberti. “Il filo rosso – ha spiegato - è innanzitutto quello dell’approccio progettuale, ossia della capacità di tradurre i ‘propositi’ in ‘ progetti ’”. “In secondo luogo - ha proseguito - il limitato investimento economico, l’approccio sempre più di squadra e, non da ultimo, il fattore umano perché nessuna delle esperienze raccolte avrebbe visto la luce se gli operatori sanitari non avessero messo in discussione il proprio approccio nell’organizzazione del lavoro”.
06 dicembre 2011
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