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Medici e infermieri. In Italia il rapporto è rapporto è di 1 a 1


16 NOV - Il numero di dottori e infermieri pro-capite nel 2010 è stato il maggiore di sempre nella maggior parte dei paesi, ma rimangono preoccupazioni per il futuro, dovute ai tagli al bilancio attuali o dei prossimi anni.
- Assicurare un corretto accesso alle cure è un obiettivo fondamentale di tutti gli Stati membri dell’Ue. Tra le altre cose, questo necessita però che siano presenti il giusto numero di centri di assistenza sul territorio, dislocati in maniera da rispondere alle necessità della popolazione. Rispetto a questo dal Report emerge preoccupazione: il numero di dottori e infermieri potrebbe diminuire a causa dei recenti tagli alla Sanità in alcuni paesi, il che potrebbe avere ripercussioni negative – anche se forse solo temporanee – nella cura.
- Dal 2000, il numero di dottori pro-capite (se si considera solo coloro che offrono cure primarie a diretto contatto con il paziente, dunque tralasciando quelli che si occupano di ricerca e insegnamento, o che si trovano in posizioni amministrative e organizzative) è aumentato in quasi tutti gli Stati membri. In media è cresciuto da 2,9 ogni 1000 abitanti nel 2000, a 3,4 nel 2010. La crescita è stata particolarmente rapida in Gran Bretagna e Grecia.
IN ITALIA: i dottori a contatto con i pazienti sono 3,7 ogni 1000 abitanti.
- In quasi tutte le nazioni, il rapporto tra medici generici e specialisti è cambiato a favore di questi ultimi. Ciò potrebbe essere dovuto sia ad un generico calo di interesse rispetto al mestiere di “medico di famiglia”, sia alla crescente differenza di salario di questi rispetto agli specialisti. In molti paesi il ridotto numero di medici generici è causa di preoccupazione.
- Ci sono anche preoccupazioni rispetto a una possibile futura diminuzione del numero di infermieri e infermiere dovuta ai tagli al personale, e ciò potrebbe diventare un problema con il costante invecchiamento della popolazione. Nello scorso decennio in ogni caso il numero di infermieri pro-capite è aumentato in quasi tutti gli Stati membri, e in particolare in Danimarca, Francia, Portogallo e Spagna. Naturalmente in molti paesi colpiti dalla crisi più recentemente ci sono state riduzioni nel numero di infermieri: in Estonia, ad esempio, era cresciuto fino al 2008 (quando aveva toccato 6,4 ogni 1000 abitanti), ma da allora è in diminuzione (oggi è a quota 6,1/1000). La media europea è di 7,9 ogni 1000 cittadini, 2,5 per ogni medico.
IN ITALIA: nel nostro paese gli infermieri sono 6,3 ogni 1000 abitanti, in un rapporto 1:1 con la totalità dei medici.

16 novembre 2012
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