Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Sabato 20 APRILE 2024
Studi e Analisi
segui quotidianosanita.it

Ricovero vs day hospital. Cosa cambia nell'attesa


08 FEB - In Italia, i tempi di attesa sono un problema soprattutto per quanto riguarda il percorso diagnostico e le tempistiche per accedere a un day hospital.
 
Il motivo per cui la situazione dell’attesa per il ricovero sia meno critica rispetto alle altre tempistiche del sistema sanitario nazionale può dipendere secondo gli esperti Ocse da diverse cose. Prima di tutto, sia a livello nazionale che a livello regionale si è stabilito che le priorità di cura si devono basare su criteri clinici, e questo ha sicuramente diminuito l’attesa in campi come l’oncologia e la cardiochirurgia. Inoltre, dando la possibilità ai pazienti di scegliere a quale tipo di struttura rivolgersi (pubblica o privata) ha fatto sì, da una parte che gli ospedali cercassero di migliorare la propria offerta sanitaria e dall’altra che i pazienti potessero cercare la struttura in cui a parità di qualità i tempi di attesa erano minori. Nonostante questo livello di competizione si sia andato man mano riducendo nel tempo, fornisce comunque la ‘scusa’ agli ospedali per mantenere i tempi di attesa non eccessivamente alti. Inoltre, sempre secondo gli esperti Ocse, il sistema di conteggio dei finanziamenti per gruppi omogenei di diagnosi (remunezione prospettica sulla base di determinate tariffe, a seconda delle prestazioni erogate) incentiva l’efficienza degli ospedali.
 
Diversa la situazione delle prestazioni che non prevedono ricovero, come i day hospital. Le visite specialistiche per questo tipo di procedure non sono sempre completamente rimborsate dal sistema sanitario nazionale, i criteri di priorità sono meno chiari, le differenze di prezzo tra pubblico e privato più ampie. E in più ci sono un’altra serie di problemi: pochi sono gli incentivi a ridurre le attese nelle strutture pubbliche, mentre grandi sono gli incentivi per i medici a mantenere il privato come alternativa attrattiva. Senza contare – spiegano ancora dall’Ocse – che i sistemi di controllo istituzionale sono piuttosto deboli.
Infine, la situazione dei percorsi diagnostici si trova a metà tra le due situazioni appena descritte, con la differenza che talvolta alcuni specifici test possono avere costi molto alti e per questo possono essere più facilmente sottoposti a interventi di regolazione.

08 febbraio 2013
© Riproduzione riservata

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy