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Sanità e Welfare. Confronto Italia-Europa


26 SET - Secondo gli ultimi dati Eurostat sui bilanci degli Stati europei, l’Italia destina a Sanità,  Protezione Sociale e Istruzione il 69,53% delle entrate, contro una media dei Paesi EU12 del 73,11%. In particolare, la Protezione sociale assorbe il 44,39% delle entrate (44,51% in EU12).  
 
La Sanità è invece al di sotto della media EU (15,95% delle entrate, contro il 16,80% di EU12, ovvero ‑0,85%) e, ancor di più, l’Istruzione (9,19% delle entrate in Italia, contro l’11,80% di EU12, ovvero -2,61%).  L’unico settore di intervento pubblico per cui si evidenzia un significativo scostamento dagli standard europei è quindi quello dell’Istruzione, rendendo opportuno ripensarne il finanziamento, anche in considerazione dell’impulso che il settore potrebbe dare alla competitività del nostro Paese. Ma la spesa pubblica pro‑capite è decisamente minore in Italia rispetto all’Europa: quella per Protezione sociale nel 2011 era pari a € 5.333,12, contro € 5.700,39 in EU12 (‑6,44%);  quella per la Sanità € 1.916,57, contro  € 2.151,58  (‑10,92%);  e quella per l’Istruzione € 1.103,89, contro € 1.511,04 (‑26,95%).
 
Il gap della Spesa sanitaria
Il PIL pro‑capite italiano al 2011, secondo i dati Eurostat, si attesta a € 26.055,6 (€ 25.744,0 nel 2012), mentre raggiunge gli € 31.713,1 in Germania, 30.719,1 in Francia, € 27.947,0 in UK, per citare i Paesi EU più popolosi;  un gap, quindi, che con questi Paesi oscilla nel range -17,84%/-6,77%, (-9,00% con EU12). [TAVOLA 1]
Gap sostanzialmente in aumento sin dagli anni ’90;  limitandoci a considerare la variazione media annua 2000-2012, pur avendo tutti i Paesi registrato una bassa crescita, la nostra è stata di 0,32 punti percentuali inferiore alla media EU12: in altri termini, la crisi pur essendo globale ha penalizzato l’Italia più che gli altri partner europei.

Ma il gap di spesa sanitaria pro‑capite in Italia è decisamente  maggiore di quello del PIL; circa il 23,9% rispetto ai Paesi appartenenti all’EU 14. [TAVOLA 2]

Lo scostamento si è, in particolare, generato sin dagli anni ’90 e in parallelo con il prolungato ristagno dell’economia italiana, si è ulteriormente allargato.
In particolare, la spesa sanitaria pubblica italiana pro‑capite, per effetto degli interventi di contenimento attuati negli ultimi anni, è oggi del 22,2% inferiore a quella EU 14, mentre quella privata addirittura del 29,4%.  

Se tra il 2000 e il 2008 la distanza tra spesa pubblica italiana e dei Paesi EU 14 era andata riducendosi, per poi incrementarsi nuovamente successivamente, la spesa privata ha avuto un andamento opposto, con il gap che si è incrementato sino al 2008, per poi ridursi. [TAVOLA 3]

26 settembre 2013
© Riproduzione riservata

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