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Medicina legale e del lavoro. Presentate le prime linee di indirizzo su idoneità psicofisica alla guida e assunzione di alcol


Le indicazioni, elaborate dalla Società Scientifica dei Medici Legali delle Aziende Sanitarie del Ssn (Comlas) in collaborazione con il Ministero della Salute, SIBioC, Siml, Publiedit e dai rappresentanti delle Società Scientifiche impegnate nel settore, punta a assicurare omogenei percorsi diagnostico-valutativi medico-legali per il cittadino. IL DOCUMENTO

17 DIC - Uniformare le modalità di accertamento dell’idoneità psicofisica alla guida secondo indicazioni finalizzate ad assicurare omogenei percorsi diagnostico-valutativi medico-legali per il cittadino.
 
È questo l’obiettivo delle prime linee di indirizzo su idoneità psicofisica alla guida e assunzione di alcol, un progetto promosso dalla Società Scientifica dei Medici Legali delle Aziende Sanitarie del Ssn (Comlas) in collaborazione con il Ministero della Salute, dalle Società Italiane di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica (SIBioC), di Medicina di Laboratorio (Siml) e di Medicina del Lavoro, da Publiedit - Agenzia Formativa e RP e dai rappresentanti delle altre Società Scientifiche impegnate nel settore, un lavoro inter-societario per aggiornare e uniformare il delicato compito svolto dalle Commissioni Mediche Locali (Cml).
 
La mancanza di una visione unitaria ha infatti condizionato molteplici approcci tecnico-organizzativi con procedure, livelli di approfondimento e criteri di classificazione disomogenei.  E lo stesso Ministro della Salute nella relazione al parlamento nel 2018 - relativa agli interventi realizzati ai sensi della legge 125/2001 “Legge quadro in materia di alcol e problemi alcol correlati”, rilevava il quadro molto differenziato sul territorio nazionale.
 
“La guida in stato di ebrezza – spiega Paolo Pelizza, Coordinatore del Gruppo di Lavoro, Consigliere Nazionale Comlas e Direttore Uoc Medicina Legale Territoriale Asst Spedali Civili di Brescia – costituisce un rilevante problema sociale sul quale puntualmente l’Unione Europea richiama l’attenzione degli stati membri. Partendo dalla constatazione che, nei paesi della Ue, circa il 25% di tutti i decessi per incidenti del traffico è correlato all’uso di alcol, l’European Traffic Safety Council, organizzazione indipendente non-profit, con sede a Bruxelles, impegnata nella riduzione di morti e feriti per incidenti della viabilità, evidenzia come, tra i correttivi da adottare, sia opportuno revisionare le ‘Norme minime concernenti l’idoneità fisica e mentale per la guida di un veicolo a motore’, contenute nella Direttiva 2006/126/CE e sviluppare e diffondere linee guida basate su evidenze rivolte ai professionisti medici deputati all’accertamento delle capacità funzionali dei guidatori”.
 
Nel nostro paese la valutazione dell’idoneità psicofisica alla guida di quanti sono incorsi nell’illecito previsto dall’art. 186 e 186-bis del c.d.s. o, più in generale, di quanti vengono segnalati alla motorizzazione per problemi alcol correlati è rimessa alla competenza delle Commissioni Mediche Locali delle Aziende Sanitarie, o, in caso di ricorso, alle Commissioni Mediche della RFI, che si avvalgono, per il delicato compito accertativo e valutativo, della consulenza di laboratori di analisi e servizi per le dipendenze.

Il documento ha quindi lo scopo di fornire un indirizzo metodologico nell’accertamento dell’idoneità alla guida di soggetti con problematiche alcol correlate che:
• sia coerente con il dettato normativo
• risponda ai criteri di appropriatezza del sistema sanitario nazionale
• persegua l’obiettivo previsto, dall’art. 5 della Legge n. 24/2017, per i professionisti, di operare, nell’esecuzione delle prestazioni sanitarie con finalità di medicina legale, secondo buone pratiche clinico-assistenziali e raccomandazioni previste da linee guida;
• favorisca l’integrazione tra le strutture del sistema sanitario nazionale interessate (in particolare: Cml, Servizi per le dipendenze, laboratori di analisi);
• integri tali aspetti con le finalità preventive di adeguata informazione/formazione finalizzata a far acquisire al soggetto sottoposto a visita maggiore consapevolezza rispetto alla pericolosità degli effetti del consumo di bevande alcoliche e sostanze psicoattive sulla capacità di guidare;
• assicuri le caratteristiche necessarie ad agevolarne la condivisione e quindi l’applicazione da parte di tutte le Cml e dei servizi che con queste collaborano nell’accertamento delle condizioni di salute di titolari di patenti.

L’invio delle osservazioni, ricorda una nota di Comlas dovrà pervenire e info@publieditweb.it entro il 15 gennaio 2022, dopo di che le Linee di Indirizzo verranno validate e implementate a cura del Ministero della Salute e delle società scientifiche che hanno aderito al progetto. Il documento verrà sottoposto ad aggiornamenti periodici e modifiche, con cadenza biennale, sulla base delle evoluzioni scientifiche e normative.

“Il lavoro di predisposizione delle linee di indirizzo – conclude Pelizza – è stato lungo e faticoso, reso possibile dalla forte condivisione e dall’intenso lavoro di tutti coloro che hanno collaborato. La contaminazione dei saperi delle diverse società scientifiche e il supporto culturale del Ministero della Salute hanno reso questa esperienza un unicum nel settore, che speriamo di ripetere per altre tematiche. Considerato il carattere interdisciplinare e multiprofessionale del tema è necessario ora un intenso impegno sul fronte culturale e della formazione, al fine di favorirne la più ampia divulgazione a tutti i professionisti interessati, offrendo una visione all’altezza di tempi e dei bisogni degli utenti fondata sulle più aggiornate evidenze scientifiche”.

17 dicembre 2021
© Riproduzione riservata

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