Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Venerdì 26 APRILE 2024
Studi e Analisi
segui quotidianosanita.it

Alcol. Rapporto Istat. A rischio 7 milioni e mezzo di italiani. Soprattutto "vecchi" e "giovani"


Secondo l'indagine Istat, il 66,6% della popolazione di 14 anni e più ha consumato alcol nel 2012. Tra gli over 65, e in particolare tra le donne, aumentano i consumatori di alcol fuori pasto. E' allarme per i giovani che si mettono alla guida dopo aver bevuto. 

18 APR - In Italia cresce il consumo di alcol occasionale e fuori dai pasti, mentre diminuisce il numero di bevitori giornalieri. I comportamenti a rischio nel consumo di alcol (consumo giornaliero non moderato, binge drinking, consumo di alcol da parte dei ragazzi di 11-15 anni) riguardano 7 milioni e 464 mila persone. Le fasce d’età più a rischio sono gli over 65 e i giovani nella fascia di età che intercorre tra i 18 e i 24 anni. E’ quanto emerge dal rapporto Istat “L’uso e l’abuso di alcol in Italia”. In particolare tra gli over 65, nel confronto tra 2002 e 2012, aumenta dal 12,7% al 13,5% la quantità di persone che bevono fuori dai pasti. In questa fascia d'età la crescita è ancor più consistente se si considerano soltanto le donne: dal 4,3% al 5,7%. Ancora più marcato l'avanzamento della diffusione di alcol fuori pasto tra le donne di ogni età: nel 2002 erano il 35%, nel 2012 sono diventate il 38,5%.

A livello di abitudini, da segnalare un cambiamento nel tipo di bevande consumate. Diminuisce infatti la quota di chi consuma solo vino e birra e aumenta quella di chi beve anche aperitivi alcolici, amari e superalcolici. Nel 2012, il 64,6% della popolazione di 11 anni e più ha consumato almeno una bevanda alcolica nell'anno. Di questi, il 51,9% beve vino, il 45,8% birra e il 40,5% aperitivi alcolici, amari, superalcolici o liquori; consuma vino tutti i giorni il 21,5% e birra il 4,1%.

Nel complesso, il 66,6% della popolazione di 14 anni e più ha consumato almeno una bevanda alcolica nel corso del 2012. Tale quota è stabile rispetto all'anno precedente e in diminuzione rispetto a 10 anni prima (70,2%). Dal 2002 al 2012 il numero di consumatori giornalieri di bevande alcoliche decresce del 24,6%, specialmente tra le donne (-32,6%). Aumenta, invece, la quota di quanti dichiarano di bere alcolici fuori dai pasti (dal 23,1% del 2002 al 26,9% del 2012) e di chi ne consuma occasionalmente (dal 35,8% nel 2002 al 42,2% nel 2012).

 Rispetto al 2011, diminuisce sia la quota dei consumatori giornalieri non moderati di alcol (dall’8,4% al 7,5%) sia quella degli abitué del binge drinking (dal 7,5% al 6,9%). La riduzione si osserva tra gli uomini, che passano dal 13,6% al 12,2% per il consumo giornaliero non moderato e dal 12,2% all’11,1% per il binge drinking.

Un peso importante è poi esercitato dalle abitudini in famiglia e dai contesti sociali. Il consumo non moderato da parte dei genitori influenza il comportamento dei figli. Il 17,4% dei ragazzi di 11-17 anni che vivono in famiglie dove almeno un genitore adotta comportamenti a rischio nel consumo di alcol ha anch'esso abitudini alcoliche non moderate, mentre tale quota scende al 9,2% tra i giovani che vivono con genitori che non bevono o che bevono in maniera moderata. Chi eccede nel consumo di alcol spesso è un fumatore o un ex fumatore. Il 20,9% dei fumatori e il 19,3% degli ex fumatori ha almeno un comportamento di consumo a rischio contro il 9,1% dei non fumatori. Tra i giovani di 18-24 anni che frequentano assiduamente le discoteche i comportamenti di consumo di alcol a rischio sono più diffusi (30,5%) rispetto ai coetanei che non vanno in discoteca (8,0%). Stesse differenze si riscontrano tra frequentatori e non di spettacoli sportivi e concerti. 

18 aprile 2013
© Riproduzione riservata


Altri articoli in Studi e Analisi

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy