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Bambini e adolescenti: ecco il ritratto dell’Eurispes


Bullismo per un bambino su 3, mentre la metà di essi è a dieta.
Per i ragazzi più grandi, preoccupa l’uso di internet e il consumo di alcol. Inoltre un adolescente su 20 nell’ultimo anno si è sottoposto a un intervento di chirurgia estetica. 

17 DIC - È stata presentata ieri l’Indagine conoscitiva sulla condizione dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia realizzata da Eurispes. Ecco alcune delle caratteristiche salienti di bambini e adolescenti.

I bambini


1 su 3 vittima di bullismo
Il bullismo è un fenomeno che si manifesta prevalentemente all’interno dell’ambito scolastico. È qui che bambini e ragazzi più prepotenti possono facilmente individuare i soggetti sui quali riversare le proprie azioni. I dati evidenziano che nelle scuole italiane una percentuale consistente di bambini ha assistito in prima persona a episodi di questo genere (39,1%).
Dall’indagine emerge che la maggior parte dei bambini, nell’ultimo anno, è stata oggetto di offese immotivate da parte di uno o più compagni di scuola (27,8%) o, nel 27,4% dei casi, di provocazioni e prese in giro. Particolarmente elevata è la percentuale di quanti hanno dovuto sopportare la diffusione di informazioni false sul proprio conto (20,4%) e l’esclusione dal gruppo dei pari (15,2%). Nella lista di soprusi che spesso i bambini mettono in atto tra loro compaiono, con un valore pari al 16,8%, le azioni volte a provocare danni a oggetti e le minacce (11,4%), oltre che le percosse (7,8%). Infine, tra i comportamenti prepotenti si dimostrano ancora in auge i furti di merendine (9%) e di denaro (4,9%). Le bambine subiscono più frequentemente dei compagni dell’altro sesso,offese immotivate (30,4% vs 25,1%).
Tuttavia, più del 10% del campione, assistendo a situazioni di bullismo, prova emozioni che portano a sostenere il bullo in maniera più o meno diretta: dall’indifferenza (3,4%) al divertimento (3,1%), fino a sentimenti di ammirazione e invidia per colui che gioca la parte del più forte (rispettivamente l’1,7% e il 2,7%).
Dall’analisi è inoltre emerso che nel 30,4% sono i bambini che non sono in grado di difendersi le vittime preferite dai bulli. Nel 6,7% dei casi sono i difetti fisici, più o meno grave, a far diventare un bambino un soggetto “debole”.
 
A dieta la metà dei bambini
Se il 53,9% dei bambini intervistati afferma, infatti, di non seguire una particolare dieta alimentare, il 15,3% dichiara di dover seguire un particolare regime alimentare, su parere del medico, a causa di motivi di sovrappeso. La medesima cosa avviene per il 7,3% dei bambini intervistati, ma per opposti motivi, legati all’eccessiva magrezza. Il 7,9% dichiara di seguire una dieta particolare per motivi legati all’auto-percezione, in quanto si considera troppo grasso, mentre il 7,6% segue ugualmente un regime dietetico particolare, ma perché, al contrario, crede di essere troppo magro. Il problema delle allergie o delle intolleranze alimentari obbliga, invece, a diete particolari quattro bambini su cento tra quelli intervistati.
Preoccupano inoltre le abitudini alimentari dei più piccoli. Il 33,3% dei bambini dichiara di mangiare dolci una o due volte la settimana, il 32,9% dichiara di farlo “spesso”, il 15,6% tutti i giorni nell’alimentazione, il 10% mai. Gli snack e le merendine rappresentano un alimento pienamente integrato nelle abitudini alimentari dei bambini italiani: il 28,7% dei bambini li mangia infatti una o due volte a settimana, il 27,5% spesso, il 21% tutti i giorni, mentre il 15,4% non ne consuma mai.

Gli adolescenti


I tabù: paura, sesso e sentimenti
Gli adolescenti parlano poco in famiglia, soprattutto delle loro paure. Solo il 27% ammette di parlarne e il 36,3% di farlo in parte, a fronte del 34,6% che non lo fa per nulla. Analogo il caso della vita privata: solamente il 12,8% degli adolescenti parla abitualmente di questioni sentimentali; il 30,2% ha indicato di farlo in parte, mentre il 54,6% di non farlo. Il vero tabù è però la sessualità: il tema è affrontato solo nell’8,9% dei casi e in parte dal 21,4% del campione. La maggioranza degli adolescenti (66,7%) non parla con i propri genitori di questo argomento così “delicato”.
 
L’amore viaggia su internet
Il 17,3% degli adolescenti dichiara di aver conosciuto una persona su Internet e di essersene innamorato. Un fenomeno più frequente nei maschi (20,8%) che nelle donne (14,3), più al Sud (20,8%) che al Nord-Est (8,4%).
Il 58,5% degli intervistati si esprime in maniera positiva rispetto all’utilizzo di Internet per incontri sentimentali: il 31,2% del campione elogia la facilità con la quale è possibile conoscere persone sul web, per il 15,3% è positivo il fatto di poter essere più disinibiti e svincolati da giudizi esterni e per il 12% è importante l’opportunità di decidere quanto e come esporsi.
Tuttavia gli adolescenti sono critici sll’uso di Internet in amore: soltanto il 4,3% non vede in questo utilizzo alcun aspetto negativo. I pareri negativi derivano, soprattutto, dal rischio costituito dalla possibilità di finzione che caratterizza gli incontri sul web (nel 51,9% dei casi) ed in secondo luogo dalla difficoltà a fidarsi di chi non si conosce faccia a faccia (per il 16,9%). Il 9,9% degli intervistati sostiene che la conoscenza virtuale di una persona non possa essere profonda, il 7,3% teme una forte delusione al momento dell’incontro faccia-a-faccia, il 6,3% è scoraggiato dalla freddezza e dalla scarsa emotività trasmessa dagli incontri su Internet.
Inoltre, nei confronti di coetanei che su Internet si spogliano, sebbene il giudizio sia prevalentemente negativo (74,5%), fa riflettere il fatto che un adolescente su dieci (9,8%) lo ritenga accettabile.
 
Un adolescente su 20 ricorre al bisturi per ragioni estetiche
Secondo l’indagine si è sottoposto a un intervento di chirurgia estetica il 5,3% degli adolescenti, percentuale minoritaria ma non insignificante se si considera che gli intervistati hanno un’età compresa fra i 12 ed i 19 anni. Per quanto riguarda invece gli altri interventi di manipolazione del proprio corpo più in voga tra i giovani, i dati indicano che il 15,5% è ricorso al piercing e il 6,5% al tatuaggio. Il piercing risulta quindi più apprezzato, forse anche perché non necessariamente permanente.
 
Superalcolici per 1 adolescente su 5
La larghissima maggioranza degli adolescenti afferma di non aver mai fatto uso di eroina (94,9%), di Lsd/ allucinogeni ed ecstasy/acidi (in entrambi i casi 94,5%), di psicofarmaci (92,6%), di cocaina (92,2%), di hashish/marijuana (86,6%).
Quasi la metà del campione non beve mai vino e birra, ma oltre un terzo (36,8%) lo fa occasionalmente, e l’11,7% lo fa spesso. Una discreta percentuale di ragazzi intervistati dichiara di bere superalcolici (occasionalmente il 21% e spesso il 7,8%).
 
1 ragazza su 6 a dieta perché si sente grassa
Dall’indagine effettuata emerge che l’alimentazione dei ragazzi dai 12 ai 19 anni appare, nel complesso, piuttosto equilibrata. La pasta o il riso rappresentano il pasto principale, tanto da essere mangiati “tutti i giorni” dal 42,7% dei ragazzi e “spesso” dal 34,4%. Insieme ai carboidrati (pasta e riso) anche la frutta viene assunta “tutti i giorni” e “spesso” rispettivamente dal 42,4% e dal 29,8% dei giovani intervistati. La carne non fa parte dell’alimentazione quotidiana (il 16,2% dichiara di mangiarla “tutti i giorni”) ma viene, comunque, mangiata “spesso” (56,2%) o “una/due volte la settimana” (23,7%). Il pesce, invece, viene inserito nella dieta dei 12-19enni “una/due volte la settimana” (57,5%) e “spesso” solo nel 22,6% dei casi. La verdura è assunta tutti i giorni solo dal 29,1% degli intervistati, mentre il 35,4% la consuma spesso e il 20,6% almeno una o due volte a settimana.
Gli snack, infine, fanno parte della dieta abituale degli adolescenti nel 58,9% dei casi, a fronte del 27,7% che li consuma solo una o due volte a settimana e dell’11,2% che non li mangia mai.
Un adolescente su 10 ammette di mangiare secondo una dieta particolare perché si considera grasso. Un dato che sale al 16% tra le ragazze (mentre i maschi si fermano al 4,7%). Il 5,5% degli adolescenti è costretto a un’alimentazione particolare perché secondo il parere dei genitori o del medico ha necessità di dimagrire, mentre il 4,8% segue una alimentazione particolare con l’obiettivo di ingrassare. Solo il 3% circa degli adolescenti dichiara di seguire una dieta particolare a causa di problemi di salute effettivi.
 

17 dicembre 2010
© Riproduzione riservata


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