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Spesa farmaceutica mondiale. Da qui al 2018 balzo del 30%. Quasi 1.300 mld di dollari. Italia 8° mercato. Solo per il cancro 100 mld l'anno

di Giovanni Rodriquez

Pubblicato l'ultimo report dell'Ims con le stime del mercato farmaceutico mondiale. Gli Usa si confermano al primo posto seguiti da Cina, Giappone e Germania. Per l'Italia, che scenderà dal 7° all'8° posto in classifica di mercato, è stimato comunque un incremento di spesa che ci porterà a un totale compreso nella forbice tra 28 e 36 miliardi di dollari. Crescerà la spesa per oncologia, diabete ed epatite C. IL REPORT IMS

23 NOV - La spesa globale per i farmaci si prevede che raggiungerà quasi 1.300 miliardi dollari entro il 2018, con un incremento di circa il 30% rispetto al livello del 2013. Il tasso di crescita annuo potrebbe arrivare a toccare punte del 7%, a fronte del 5,2% registrato nel corsi degli ultimi cinque anni. Questa crescità sarà dovuta sia all'introduzione di nuovi farmaci che ad una maggiore accessiblità ad essi da parte dei pazienti, che dovrebbe coincidere anche con una più bassa incidenza di brevetti scaduti nei mercati sviluppati. Questi alcuni dei dati presenti nella ricerca sull'andamento della spesa farmaceutica dell'IMS Institute.

La crescita della spesa annuale avrà il suo picco nel 2014, quando raggiungerà circa 70 miliardi dollari,  rispetto ai 40 miliardi di dollari registrati nel 2013. Dal 2015 in poi si dovrebbe avere un tasso di crescita più moderato, seppure più elevato rispetto ai livelli osservati negli ultimi 5 anni. I mercati sviluppati, guidati da Stati Uniti, i principali cinque mercati europei (tra cui l'Italia) e il Giappone, saranno i driver principali di questa crescita, mentre i 21 paesi emergenti a livello farmaceutico arriveranno a rappresentare quasi il 50% della crescita assoluta a livello globale nel 2018.

Tra i mercati quello statunitense si conferma il più grande, rappresentando circa 1/3 del totale a livello mondiale, ed è destinato a crescere a un tasso del 5-8% annuo fino al 2018. Una stima di crescita significativamente superiore a quella del 3,6% registrata nel corso degli ultimi cinque anni, che, in particolare nel 2014, dovrebbe arrivare a raggiungere l'11,7%. Mentre, a partire dal 2015, si dovrebbe assistere ad una crescita ben più moderata che si dovrebbe attestare intorno al 5%.

Nei maggiori mercati europei, invece, gli sforzi attuati dal regime di austerity per limitare la crescita della spesa sanitaria, e in particolare quella per i farmaci, hanno portato a riduzioni di spesa o ad una bassa crescita, che proseguirà fino al 2018. In Giappone, allo stesso modo, si prevede una crescita del 1-4%, nonostante la sua popolazione di over65 superi il 27% di quella totale - ben il 5% in più rispetto a quella di altri Paesi sviluppati - e si preveda un aumento della domanda di farmaci.

La Cina, già secondo mercato farmaceutico mondiale, raggiungerà i livelli di spesa di 155-185 miliardi di dollari nel 2018. L'attuazione delle riforme sanitarie ha incrementato la domanda di farmaci, mentre i prezzi regolamenti vengono utilizzati più frequentemente per gestire i livelli di crescita complessiva. Oltre l'80% della crescita nei mercati pharmerging sarà dovuto ai farmaci generici.

Circa il 40% della crescita globale totale della spesa avverrà, nei prossimi 5 anni, per i farmaci di specialità. In particolare riguarderà medicinali di diverse aree terapeutiche quali oncologia, malattie autoimmuni, malattie respiratorie, antivirali e immunosoppressori.

Nel corso dei prossimi cinque anni, i progressi nelle aree terapeutiche di oncologia, diabete ed epatite C saranno di particolare importanza. L'ondata di farmaci innovativi contro il cancro continuerà a contribuire all'aumento della spesa globale per tutti i farmaci oncologici, raggiungendo circa 100 miliardi di dollari nel 2018, a fronte dei 65 miliardi di dollari registrati nel 2013. La spesa per i trattamenti del diabete supererà i 78 miliardi di dollari a livello globale nel 2018. Sebbene la prevalenza del diabete continuerà ad accelerare, in particolare nei paesi a basso e medio reddito, i costi per il trattamento a livello globale aumenteranno in misura modesta.

L'introduzione di nuovi farmaci per la cura dell'epatite C porteranno a circa 100 miliardi di dollari la spesa totale nel quinquennio 2014-2018. Un gran numero di farmaci, che potranno portare notevoli benefici clinici per i pazienti, sono già disponibili o in fase avanzata di sviluppo. Allo stesso tempo, resta il problema di come si potranno finanziare questi medicinali visti gli ingenti costi iniziali, anche se, nel lungo periodo, potranno comportare un risparmio debellando la malattia.

Nello studio viene poi analizzata la disponibilità nei singoli Paesi di nuove molecole a partire dal 2013. A guidare la testa dela classifica sono ancora una volta gli Usa che, su una disponibilità globale di 154 nuove molecole, hanno accesso a 104 (68%). Non va male l'Italia che, tra i Paesi europei, si piazza dietro solo a Germania, Francia e Regno Unito con una disponibilità di 56 molecole (36%).

A livello globale, ancora una volta l'Italia si conferma in buona posizione. Nel periodo 2013-2018, dopo il blocco Usa, Cina, Giappone e Germania che mantiene stabilmente le prime 4 posizioni, il nostro Paese scivolerà dal 7° all'8° posto accrescendo il proprio livello di spesa farmaceutica da 27,9 miliardi ad una cifra compresa tra i 28 e i 36 miliardi (aumento stimato del 2-5%).
 
Giovanni Rodriquez

23 novembre 2014
© Riproduzione riservata


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