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Donazione di sangue. In Ue i più generosi sono gli austriaci. Italia fanalino di coda


“Donate il sangue”, perché "fatti recenti, come l'epidemia di E.coli in Germania ci ricordano l'importanza di questo gesto”. Ad affermarlo è stato il presidente della Commissione Europea, Jo Leinen, in occasione della presentazione dell’ultimo Rapporto sul tema. La classifica dei Paesi europei dove le donazioni sono più popolari vede in testa l'Austria, con il 66% della popolazione che dona, seguita da Francia (52%), Grecia e Cipro (51%). Italia in coda, con il 23%.

17 GIU - La donazione di sangue volontaria è in aumento nell'Unione europea, eppure le giovani generazioni sono meno coinvolte di quelle anziane. Per promuovere un gesto che salva la vita, mercoledì 15 giugno, i membri della commissione per l'ambiente e la sanità pubblica hanno analizzato e discusso l'ultimo Rapporto della Commissione europea sul tema. “I fatti recenti, come l'epidemia di E.coli in Germania ci ricordano l'importanza di questo gesto. Gli ospedali tedeschi hanno dovuto rivolgere un appello urgente, a causa della carenza di sangue”, ha dichiarato il presidente della commissione, il socialista tedesco Jo Leinen, nel corso della presentazione del Rapporto. E un appello alla donazione è arrivato anche dall’Europarlamento, che ha definito la donazione di sangue “la massima espressione di generosità e solidarietà” e ricordato come il trend europeo sia in crescita: secondo i dati Eurobarometro, nell'ottobre 2009 ha donato il sangue il 37% degli europei, contro il 31% del 2002.
La classifica dei Paesi europei dove le donazioni sono più popolari vede in testa l'Austria, con il 66% della popolazione, seguita da Francia (52%), Grecia e Cipro (51%). Sul fanalino di coda sono invece Svezia (30%), Malta (29%), Polonia (25%), Italia (23%) e Portogallo (22%).
Gli uomini europei donano più delle donne (44% contro il 31% dei dati al femminile). La percentuale cresce, poi, tra le persone istruite e purtroppo scende tra i giovani.

Come stabilito dalla direttiva comunitaria del 2002, le donazioni di sangue sono volontarie e non retribuite. Tra i 29 Paesi Ue coinvolti nell’indagine, 24, tra cui l'Italia, forniscono incentivi ai donatori di sangue intero - e 22 a quelli di emocomponenti - come spuntini, piccoli omaggi, congedi speciali per chi lavora (nel settore pubblico) e rimborso delle spese di viaggio. Sono invece 27 i Paesi che hanno adottato provvedimenti volti a promuovere la donazione volontaria e gratuita di sangue, quali azioni di sensibilizzazione e campagne d'informazione.
In genere la raccolta di sangue intero e plasma viene effettuata da enti pubblici o senza scopo di lucro, mentre Austria, Finlandia, Germania e Lituania, ricorrono al settore privato o a sistemi misti.
Per quanto riguarda l'approvvigionamento, le autorità competenti per il sangue e i componenti del sangue riferiscono che le situazioni di penuria di sangue e componenti del sangue sono piuttosto limitate, dal 14% circa per il sangue intero allo 0% per i globuli bianchi. Circa il 75% dei Paesi dispone di strategie volte a contenere o garantire l'effettivo uso clinico del sangue, nonché a promuovere l'autosufficienza di sangue e componenti del sangue.

Ma la Commissione conclude affermando che, “in collaborazione con gli Stati membri, intende riflettere sull'eventuale necessità di nuove misure” per far crescere la cultura della donazione di sangue.
 

17 giugno 2011
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