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Coronavirus. Ospedali continuano a svuotarsi e record guariti in un giorno. In Piemonte e Lombardia il 50% dei nuovi casi in Italia. Css: “Su Fase 2 cauti e attenti”


In confronto a ieri i casi in più sono 3.493 con il totale che arriva a 172.434, tra cui 42.727 persone guarite (+2.563 rispetto a ieri pari al +6%) e 22.745 deceduti (+575 rispetto a ieri pari al +3%). Le persone attualmente positive sono quindi 106.962 (+355 rispetto a ieri pari al +0,3%). Complessivamente sono stati effettuati 1.244.108 tamponi (+65.705 rispetto a ieri). IL REPORT

17 APR - I casi di nuovo Coronavirus in Italia sono saliti a 172.434 (+3.493 rispetto a ieri pari al +2%), tra cui 42.727 persone guarite (+2.563 rispetto a ieri pari al +6%) e 22.745 deceduti (+575 rispetto a ieri pari al +3%). Le persone attualmente positive sono quindi 106.962 (+355 rispetto a ieri pari al +0,3%). Complessivamente sono stati effettuati 1.244.108 tamponi (+65.705 rispetto a ieri) dei quali oltre 850 mila in Lombardia, Emilia Romagna, Lazio, Piemonte, Toscana e Veneto.
 
Questi i dati principali dell’aggiornamento odierno forniti dal Capo della Protezione Civile Angelo Borrelli durante il punto stampa delle ore 18. Incremento casi in lieve calo rispetto a ieri. Da registrare un nuovo record nel numero di tamponi effettuati. Sempre molto alto il numero di nuovo casi totali in Lombardia e Piemonte che da sole registrano il 50% dei nuovi casi in tutta Italia. (vedi tabella). Prosegue, e questo è un altro dato positivo, lo svuotamento di ospedali e terapie intensive. Positivo anche il dato sui guariti nelle ultime 24 ore mentre purtroppo è sempre elevato il numero dei decessi giornalieri.
 
Ad oggi il numero di persone tuttora positive (esclusi deceduti e guariti) nelle singole Regioni risulta il seguente: 33.434 i malati in Lombardia (+344 rispetto a ieri pari al +1%), 13.585 in Emilia Romagna (-78 pari al -1%), 10.618 in Veneto (-182 pari al -2%), 13.998 in Piemonte (+215 pari al +2%), 3.157 nelle Marche (+33 pari al +1%), 3.027 in Campania (-91 pari al -3%), 3.459 in Liguria (+22 pari al +1%), 6.583 in Toscana (-30 pari al -0,5%), 4.214 nel Lazio (+70 pari al +2%), 1.428 in Friuli Venezia Giulia (+98 pari al +7%), 2.139 in Sicilia (+31 pari al +1%), 2.656 in Puglia (+31 pari al +1%), 1.942 in Abruzzo (+92 pari al +5%), 1.990 nella Pa di Trento (-97 pari al -5%), 208 in Molise (+5 pari al +2%), 494 in Umbria (-42 pari al -8%), 1.582 in provincia di Bolzano (-11 pari al -1%), 819 in Calabria (-28 pari al -3%), 872 in Sardegna (+7 pari al +1%), 491 in Valle d’Aosta (-27 pari al -5%) e 266 in Basilicata (-7 pari al -3%).
 
Le vittime sono 11.851 in Lombardia (243 in più di ieri pari al +2%), 2.903 in Emilia Romagna (+60 pari al +2%), 1.026 in Veneto (+45 pari al +5%), 785 nelle Marche (+21 pari al +3%), 2.171 in Piemonte (+77 pari al +4%), 866 in Liguria (+38 pari al +5%), 332 nel Lazio (+16 pari al +5%), 220 in Friuli Venezia Giulia (+3 pari al +1%), 246 in Abruzzo (+3 pari al +1%), 602 in Toscana (+17 pari al +3%), 293 in Campania (+7 pari al +2%), 123 in Valle d’Aosta (+1 pari al +1%), 342 nella Pa di Trento (+20 pari al +6%), 234 nella Pa di Bolzano (+9 pari al +4%), 190 in Sicilia (+3 pari al +2%), 86 in Sardegna (+1 pari al +1%), 73 in Calabria (+1 pari al +1%) 16 in Molise (+1 pari al +7%), 57 in Umbria (+2 pari al +4%), 22 in Basilicata (+1 pari al +5%) e 307 in Puglia (+8 pari al +3%).
 
Delle persone attualmente positive (106.962) sono ricoverate con sintomi 25.786 (-1.107 pari a -4% rispetto a ieri), 2.812 (-124 pari a -4%) sono in terapia intensiva, mentre 78.364 (+1.586 pari al +2%) si trovano in isolamento domiciliare.
 
“I dati di questi giorni ci indicano che si è alleggerita la pressione sulle strutture ospedaliere, è un dato si è consolidato. È stato fatto un grande lavoro svolto negli ospedali, la curva dei contagi ha rallentato e registriamo oggi il numero più alto in assoluto di guariti, dall'inizio dell'emergenza”. Ha detto Angelo Borrelli, capo della Protezione civile specificando poi che la tradizionale conferenza stampa delle 18 della Protezione Civile dalla prossima settimana si svolgerà solamente al lunedì e al giovedì con lo stesso orario. Negli altri giorni i dati saranno forniti tramite i social e il sito internet”.
 
Borrelli ha poi affrontato il tema della questione dei 78 mila pazienti positivi in isolamento domiciliare: “Abbiamo fatto all'inizio delle ricognizioni per capire come ospitare chi non poteva stare in isolamento domiciliare in sicurezza. Stiamo facendo un censimento per capire le strutture messe a disposizione da Regioni ed enti locali. Si tratta di decine di migliaia di posti, ci sarà disponibilità di essere ospitati”.
 
“Non c'è l'evidenza di quanto pesi il contagio domiciliare ma può contribuire in maniera significativa”, ha aggiunto il presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli.
 
“Se ci riportiamo indietro di sole due settimane, al 3 di aprile, erano ricoverati in terapia intensiva 4.063 pazienti, oggi questo numero è sceso a poco più di 2.800. Questo dà l'idea di quanto si è alleggerita la pressione, e consente a chi si occupa di intensivita' di avere maggior agio nella gestione non solo dei malati di Covid ma di tutti quelli che hanno bisogno. Ricordo che prima dell'emergenza il numero di posti superava di qualche centinaio i 5.000”, ha detto Lo il presidente del Consiglio Superiore di Sanità.
 
“Un dato importante – ha poi evidenziato - è il numero dei tamponi. Se calcoliamo la percentuale dei positivi sul numero dei tamponi oggi siamo al 5,35%, e anche questo è un ulteriore indicatore dell'efficacia delle misure intraprese in termini di lockdown per contenere la diffusione”.
 
Locatelli è tornato poi sulla questione dei test sierologici annunciando come “nelle prossime ore verrà resa nota una call per tutte le aziende che ritengono di avere i test sierologici che rispondono ai requisiti indicati dal governo” e sottolineando che la Call “sarà aperta per 5 giorni”. Subito dopo, ha aggiunto, “un panel identificato dal commissario Arcuri, con competenze tra loro complementari, procederà all'identificazione del test» che verrà poi somministrato ad un campione di 150mila persone”.
 
Locatelli ha anche evidenziato la bontà delle misure di contenimento al sud: “Essere riusciti a impedire la diffusione del contagio nelle regioni del centro sud è un dato ormai solidamente corroborato dall'evidenza dei numeri: anche oggi ben 13 tra Regioni e Province autonome hanno un numero di decessi inferiore a due cifre, addirittura due regioni senza casi fatali”.
 
Il presidente del Css ha parlato anche della Fase 2 specificando che “R con zero (ossia l'indice di contagio, ndr) è sotto 1, siamo attorno a 0,8”. E ha rimarcato come è “sicuro che il numero dei decessi scenderà ulteriormente, ma la cosa che dobbiamo avere bene in testa è la necessità di essere assolutamente cauti e attenti nella ripresa, sia della nostra vita sociale sia delle attività produttive”. Per la fase 2 sarà fondamentale la capacità di “cogliere gli eventi sentinella” per far sì che eventuali “focolai epidemici locali rimangano tali e non assumano” connotati regionali o nazionale.
 




 

17 aprile 2020
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