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Melanoma. Gli italiani conoscono i rischi del sole. Ma uno su due ancora si scotta


Conosciamo la correlazione tra scottature e insorgenza di tumori della pelle. Eppure continuano ad usare creme solari con fattori di protezione troppo bassi o a rimanere al sole senza maglietta nelle ore più calde. In vista dell'estate, al via la campagna di sensibilizzazione La Roche-Posay e Adoi.

26 APR - Non è che i rischi dell’esposizione al sole non siano conosciuti dagli italiani: il problema è che nonostante l’informazione ancora si fanno errori nella prevenzione, che fanno sì che un adulto su due, ogni estate, si scotti. Il dato emerge da uno studio epidemiologico inedito condotto da La Roche-Posay e Associazione Dermatologi Ospedalieri Italiani (Adoi). Ecco perché, per sensibilizzare gli italiani su questa tematica si terrà dal 28 maggio al 26 giugno il tour MY SKINCHECK: a bordo di una struttura itinerante che percorrerà l’Italia facendo tappa nelle piazze di 11 città, verranno distribuiti materiali informativi sulla corretta esposizione al sole e saranno effettuati screening gratuiti dei nei grazie alla presenza di due dermatologi.
 
È luogo comune pensare che chi si scotta sia una persona poco attenta alla salute della propria pelle, che si disinteressa delle regole per una corretta esposizione al sole. Il profilo che emerge dallo studio epidemiologico, condotto su un campione di 1400 italiani, invece è decisamente diverso: è più frequentemente donna, ha tra i 40 e i 49 anni, ha fototipo chiaro, raramente non si protegge. È molto attento alla crema solare: il 91% la utilizza e il 40% usa un fattore di protezione SPF 50+ (contro il 22% di chi non si scotta). Utilizza altri strumenti come capi di abbigliamento e accessori per proteggersi dal sole e conosce bene i rischi dell’esposizione. Probabilmente si scotta perché ha un fototipo comunque chiaro e / o si espone negli orari in cui l’irradiazione solare è più forte e, sebbene si impegni a proteggere la propria pelle al sole, non lo fa nel modo corretto. “Ovviamente non intendiamo dire che non serve utilizzare la crema solare perché ci si scotta comunque”, ha precisato Gian Marco Tomassini, Coordinatore Nazionale Gruppo Melanoma Adoi.“È importante applicare sempre la crema solare durante l’esposizione al sole e scegliere un fattore di protezione adeguato, ma questo non basta. È fondamentale avere un comportamento corretto sotto il sole, rispettando tutte le regole per proteggere la pelle in modo ottimale: per quanto riguarda la protezione solare, va applicata prima dell’esposizione con cura su tutto il corpo, senza dimenticare zone come nuca o dorso del piede, e l’applicazione va rinnovata nel corso della giornata e dopo i bagni”.
 Dai dati raccolti da Adoi emerge che oltre la metà degli adulti (56%) sa che l’esposizione al sole può causare tumori alla pelle: ormai solo una piccola percentuale, il 5%, pensa che esporsi al sole non comporti alcun rischio. La maggior parte ha ben compreso l’importanza della crema solare, usata dall’86% degli intervistati: il trend è in crescita se confrontato con i dati degli studi epidemiologici degli anni scorsi (76% nel 2011 e 62% nel 2010). Tuttavia, la metà degli adulti intervistati ancora si scotta. Il problema è presto detto: l’80% delle persone dichiara di non usare il cappello quando si trova in pieno solo e il 90% di non indossare la maglietta al mare nei momenti più caldi. Peggio ancora, il 9% non utilizza addirittura alcun tipo di protezione. Ma anche chi utilizza la rema può incorrere in qualche grave errore, come applicarla in maniera scorretta o sceglierla male, tanto è vero che il 42% degli intervistati ha dichiarato di acquistare creme con fattore di protezione uguale o inferiore a 20.
 
Gli intervistati hanno dunque dimostrato di essere consapevoli dei rischi legati ai raggi UV, ma commettono ancora molti errori nella prevenzione e non seguono tutte le indicazioni necessarie per una corretta esposizione al sole. “Le evidenze dimostrano che, nonostante innumerevoli campagne di informazione, c’è ancora grande bisogno di educazione e sensibilizzazione su questi temi: non dimentichiamo che in Italia si registrano 7.000 nuovi casi di melanoma ogni anno e 1.500 decessi a causa di questa malattia” ha commentato Tomassini. “Comportamenti scorretti, dimenticanze e applicazione parziale delle regole per una corretta esposizione al sole portano il 50% degli adulti intervistati e il 41% dei bambini a scottarsi: le scottature, soprattutto se ripetute negli anni, non rappresentano solo un inestetismo, ma danneggiano profondamente la pelle e sono l’indicatore di un aumentato rischio di melanoma.”
 
Un ulteriore problema emerso dallo studio riguarda la prevenzione secondaria: la visita dal dermatologo non è ancora ritenuta uno strumento fondamentale per la cura della propria pelle. Tra gli intervistati il 40% non era mai stato prima da questo specialista. “È importante sottolineare invece quanto sia essenziale prevedere un appuntamento con il dermatologo per controllare la salute della propria pelle, effettuare uno screening dei nei e capire se alcuni di questi debbano essere monitorati nel corso del tempo”, ha aggiunto il medico. “Questi dati sono ancora più significativi se consideriamo che tra gli adulti visitati lo scorso anno sono state rilevate 48 neoplasie accertate, cioè 1 adulto su 27, e 85 lesioni sospette, cioè 1 adulto su 15: per il 10% delle persone si è trattato quindi di una visita indispensabile.
 
Ecco il perché del progetto MY SKINCHECK. “La crescente diffusione del melanoma e gli errori durante l’esposizione al sole comuni tra molti italiani sono preoccupanti e ci hanno convinto della necessità di continuare il progetto”, ha commentato Alessandro Cravedi, direttore di marca La Roche-Posay. “Prevediamo per quest’anno un forte presidio del territorio: attraverso la presenza in 11 piazze italiane vogliamo sottolineare con forza l’importanza della prevenzione del melanoma sensibilizzando il maggior numero di persone, anche chi non ha mai riflettuto su queste tematiche”.
 Oltre al tour del truck nelle 11 piazze italiane, il progetto prevede una parte anche in farmacia, con la distribuzione di materiale informativo. Saranno infatti coinvolte 1.200 farmacie vicine alle tappe del tour, le quali potranno invitare concretamente i clienti a prendersi cura della propria pelle distribuendo loro dei ticket “Fast Track”, che consentiranno l’accesso alla struttura MY SKINCHECK attraverso una via preferenziale. Infine, sul sito www.myskincheck.it chiunque vorrà potrà imparare le corrette abitudini di esposizione al sole, approfondire il tema della prevenzione del melanoma,  scoprire alcuni consigli utili per monitorare i nei del proprio corpo e per prepararsi alla visita dal dermatologo.

26 aprile 2012
© Riproduzione riservata


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