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Mal di testa. Ecco le Linee guida dell’Agenas


La cefalea e la principale causa di disabilità e di utilizzo dei servizi, e tra costi diretti e indiretti vale circa 6 miliardi di euro l’anno. La formazione e l’aggiornamento professionale, che le linee guida forniscono, sono tra le proposte di soluzione universalmente ritenute fondamentali per controllarla

28 GIU - La cefalea cronica è diventata, nei fatti, la principale causa di disabilità e di utilizzo dei servizi, consumando l’80% circa dell’intera spesa sanitaria di area. Rappresenta circa il 5% delle visite per le cure primarie ed il 30% delle visite specialistiche neurologiche. Con costi diretti e indiretti vertiginosi: la spesa stimata si aggira sui sei miliardi di euro l’anno.
La cefalea past-year interessa il 52.0% delle donne ed il 42.8% degli uomini. Ma soffrono di mal di testa almeno una volta nella vita il 75.8% delle donne e il 60.6% degli uomini. Numerosi studi epidemiologici dimostrano inoltre che l’emicrania colpisce circa il 15-18% delle donne ed il 6% degli uomini nel corso della vita, con un picco di prevalenza nel periodo di maggiore produttività, tra i 25 ed i 55 anni.
 
L’impatto di questa patologia cronica sulla società, si configuri quindi come una vera e propria questione di salute pubblica che impone una precoce e corretta individuazione dei soggetti che ne sono soffrono e un trattamento appropriato.
In questo scenario  le “Linee guida nazionali di riferimento per la prevenzione e la terapia della cefalea nell’adulto” -  presentate questa mattina nel corso di un incontro al Cnr a Roma, ed elaborate da Agenas, in collaborazione con l’Iss, la Fism e varie Società scientifiche -, rappresentano un importante strumento per i professionisti e una garanzia di qualità per i pazienti. I loro obiettivi? L’educazione e l’aggiornamento dello specialista che si confronta quotidianamente con questa patologia, e la formazione del medico di medicina generale nel riconoscere e trattare precocemente l’emicrania non complicata. Ma anche fornire supporto alle Regioni, e, per il loro tramite,  ai cittadini per attuare la necessaria coerenza fra i livelli essenziali previsti dalla normativa  e l’effettiva accessibilità degli stessi.
 
“Le linee guida sono uno strumento essenziale – ha spiegato Fulvio Moirano, direttore dell’Agenas - in quanto garantiscono la qualità delle prestazioni. Ma non solo possono rappresentareunimportantissimo puntodi riferimento ediorientamentoclinicoorganizzativoperglioperatoridelsettorediventando  uno strumento efficace nel contenimento dei costi, e quindi una alternativa ai tagli lineari che negli ultimi anni sono stati effettuati per garantire, nell’immediato, il controllo della spesa sanitaria. Ora l’impegno futuro, ma che in realtà è già in atto, è quello di avviare un’efficace attività di diffusione e di implementazione tra i professionisti, motivando anche il singolo medico. Non dimentichiamo – ha aggiunto – che le linee guida oltre a garantire la qualità della prestazione offrono un comportamento più garantito anche dal punto di vista della medicina difensiva”.
 
 
 
(Tutte le linee guida prodotte da Agenas sono scaricabili dal sito: http://www.agenas.it/le_linee_guida.html)

28 giugno 2012
© Riproduzione riservata


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